La tecnologia

Marketing automation, mercato mondiale a 6,4 miliardi entro il 2024. Che cos’è e a che serve

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Un settore che crescerà con un tasso del 14% nei prossimi cinque anni, perché ottimizza i profitti attraverso la generazione di contatti qualificati. MailUp: “consente di creare strategie customer oriented che aumentano il livello di personalizzazione di ciascuna email e, di conseguenza, le performance, i risultati”.

Conquistare nuovi clienti e nuovi mercati è da sempre la missione di ogni impresa. Internet ha facilitato questo compito e le nuove software technologies applicate al marketing hanno potenziato enormemente gli strumenti in possesso delle aziende. Una volta che un’organizzazione si affaccia in rete subito sarà raggiunta da un certo numero di utenti/contatti, che vanno però raccolti, organizzati, esaminati, valutati.

La marketing automation si occupa proprio di questo: monitorare e ottimizzare la qualità dei contatti di un sito. Si possono ricevere migliaia di visite al giorno ma non generare volumi di vendite adeguate, viceversa, grazie a sistemi di digital marketing personalizzati, anche con un volume di visite più contenuto si possono comunque generare grandi profitti.

Ecco perché questo strumento si sta affermando in tutto il mondo, perché è una tecnologia che mira all’ottimizzazione dei profitti attraverso la generazione di contatti qualificati, i quali, trattati con opportune strategie, portano ad elevati tassi di conversione.

Un nuovo studio di Markets and Markets stima che il mercato globale della marketing automation potrebbe raggiungere entro la fine del 2019 un valore complessivo di 3,3 miliardi di dollari, portandosi entro il attorno ai 6,4 miliardi di dollari nel 2024.

Interessante il tasso di crescita annuo (Carg 2019-2024), che dovrebbe mantenersi sulle due cifre durante i prossimi cinque anni, intorno al +14%.

Ovviamente, il settore si distingue in diverse aree di lavoro (lead nurturing & lead scoring, social media marketing, analytics & reporting, campaign management), tra cui il segmento email marketing, che si può descrivere come l’insieme di attività che permettono a un’azienda di inviare, programmare e gestire le campagne email – che siano promozionali, newsletter o messaggi transazionali – attraverso degli automatismi o precise indicazioni impostate in un software.

Come ha spiegato Andrea Serventi di MailUp, in un post sul blog aziendale dedicato in particolare all’automazione applicata al campo dell’email marketing, l’automazione interviene in profondità all’interno di una strategia di email marketing, perché si nutre dei dati relativi a ciascun cliente, orientando così invio e contenuti dell’email in base al comportamento precedente del singolo destinatario, ai suoi dati anagrafici, al grado di rapporto con il brand (prospect, al primo acquisto, fidelizzato ecc.).

La marketing automation, quindi, “consente di creare strategie customer oriented che aumentano il livello di personalizzazione di ciascuna email e, di conseguenza, le performance, i risultati”.

Diverse sono infine le ragioni per investire in questa tecnologia.
Ad esempio, come ha spiegato Serventi, l’automazione comporta un incremento del 14,5% nella produttività commerciale e una riduzione del 12,2% delle spese di marketing.
Ancora, la maggior parte delle aziende che utilizzano marketing automation (il 59%) è in grado di intercettare prospect rilevanti grazie a contenuti automatici.

Le aziende, infine, che utilizzano questa soluzione, hanno un tasso di conversione di lead qualificati più alto del 53% rispetto a chi non la utilizza, secondo dati Aberdeen.