Email marketing: confrontare le performance con le medie del settore

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Grazie ai dati dell’Osservatorio Statistico 2019, sarà possibile orientare le proprie strategie nel mondo dell’email marketing, capendo quando campagne e newsletter si rivelano overperformanti o perfettibili a confronto con il mercato.

Durante l’anno arriva un momento in cui occorre guardare indietro, osservare quanto di buono (o male) è stato fatto nell’ultimo anno. Quel momento è arrivato, perché da qualche settimana MailUp ha rilasciato l’edizione 2019 dell’Osservatorio Statistico, il report che scandaglia a fondo tutti i numeri della piattaforma lungo i 12 mesi del 2018.

Si tratta di uno studio che può avvalersi di un enorme bacino di invio: oltre 13 miliardi di email inviate dalle oltre 10 mila aziende clienti. Tra i tanti temi toccati, troverai:
i dati macro del 2018: medie di recapito, aperture e clic;
analisi per tipologia di email: newsletter, email transazionali, DEM;
focus di settore: le performance di 28 settori merceologici;
i migliori performer e i peggiori, suddivisi per newsletter e DEM;
focus sul mondo e-commerce.

Il confronto macro tra 2018 e 2017
Il primo report dell’Osservatorio offre una vasta panoramica sui risultati di un intero anno solare, sotto forma di funnel. Il report colloca cioè graficamente le metriche più importanti dell’Email Marketing:
1. Email inviate
2. Tassi di recapito
3. Tassi di aperture
4. Tassi di clic.

Una rappresentazione simile delle metriche fornisce il quadro di un altro elemento essenziale per una strategia di Email Marketing: l’engagement, in italiano coinvolgimento, che misura il successo di un messaggio condiviso con il pubblico.

Questa panoramica rivela come, dal 2017 al 2018, l’engagement delle email inviate con MailUp sia andato migliorando. Se la percentuale di recapito si è confermata ai livelli dell’anno precedente (98% nel 2017, 97,3% nel 2018), le aperture – il livello centrale del funnel – rivelano un deciso incremento: da 19,2% del 2017 a 21,1% dell’anno passato. Dalle aperture si passa ai clic, la metrica che restituisce il grado di rilevanza di un messaggio una volta aperto: anche in questo caso assistiamo a un miglioramento anno su anno, che porta il tasso di clic medio da 2,4% a 2,6%.

Newsletter: i macrosettori con le migliori performance 
Tra i diversi settori brillano il Commercio al dettaglio/Retail per quanto riguarda il B2B, soprattutto grazie a elevati tassi di clic. Nel misto si distingue invece il settore Utilities/Servizi, dove rientrano quelle realtà che forniscono servizi di pubblica utilità (energia, acqua, gas): le aperture qui toccano una media del 40% e un tasso di clic del 10%, con il primato di reattività (la metrica che mette in rapporto i cliccatori con i lettori), che tocca quota 32%.
Tra i macrosettori con le peggiori performance troviamo le agenzie di pubblicità e il mondo marketing: spiccano in negativo nel B2C i risultati sulle aperture (10%) e sui clic (1%).

Newsletter: i best performance tra i singoli settori
Brillano le performance del settore Associazioni/Organizzazioni politiche, che fanno registrare i migliori risultati sia nel B2C sia nel misto: overperformanti in particolare i dati sul B2C (81% di aperture, 20% di clic e 33% di reattività).

Bene anche la Grande distribuzione, specialmente nel misto, grazie al 56% di aperture e il 9% dei clic. Per quanto riguarda i clic nel B2B, si registra il primato del settore Moda/Abbigliamento/Calzature (6%), al pari di Utilities e seguito dalla Grande distribuzione (5%).
Come per il comparto Newsletter, anche in quello DEM fatica il mondo delle agenzie pubblicitarie e del marketing, che nel misto registra un tasso di aperture del 6% e un tasso di clic appiattito allo 0,3%.

DEM: i best performance tra i singoli settori

Newsletter e DEM: le performance peggiori
E quanto ai risultati negativi? Tra i 28 settori merceologici, quali sono quelli che fanno registrare le peggiori performance? Eccoli:

Approfondisci numeri, trend e benchmark
Questa era solo un’anticipazione dei report custoditi nell’Osservatorio Statistico 2019. Il consiglio è di scaricarlo e farsi un’idea di quali sono, oggi, i numeri dell’Email Marketing.
Solo così sarà possibile orientare le proprie strategie, capendo quando le campagne e newsletter si rivelano overperformanti o perfettibili a confronto con il mercato (in generale) e il proprio segmento commerciale.