Connected cars

Vodafone: primi test sul 5G per la comunicazione fra veicoli

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Vodafone sta testando la tecnologia 5G per nuovi sistemi di comunicazione car-to-car in vista del lancio commerciale del nuovo standard wireless.

Auto connesse e senza conducente, un mercato in via di sviluppo che potrà trovare un grande alleato nel 5G. Ne sono convinti i ricercatori di Vodafone, che stanno studiando nuovi sistemi 5G da applicare a bordo dei veicoli, per consentire la comunicazione automatica (vehicle-to-vehicle) aumentando così la sicurezza nelle strade e rendendo più efficiente la guida. Vodafone sta già testando diverse soluzioni di comunicazione wireless fra veicoli, che tengano conto dell’incremento di connessione che si registrerà nei prossimi anni con l’avvento del nuovo standard wireless su cui la Commissione Europea punta per il rilancio economico della Ue.

Oggi, la gran parte dei sistemi di connessione per le auto è basata su sensori di sicurezza a bordo, mentre la comunicazione vehicle-to-vehicle è ancora secondaria. I ricercatori di Vodafone vogliono cambiare questo modello. Oggi alcune delle funzioni esistenti nei nuovi modelli di auto per limitare il rischio incidente sono ad esempio il freno automatico, il monitoraggio delle corsie e l’allarme dei punti morti. Il limite riguarda appunto il ricorso costante ai sensori di bordo, che hanno un raggio d’azione limitato. Per questo l’obiettivo è testare nuovi sistemi di comunicazione macchina-macchina e macchina-infrastruttura stradale su lunghe distanze.

L’idea è realizzare un sistema di trasporto intelligente (Intelligent Transportation System) per far evolvere i sistemi di comunicazione a bordo per consentire all’auto di avere una maggior consapevolezza (automatica) dell’ambiente circostante e delle condizioni su strada.

Ad esempio, un’auto che fa parte di un sistema di trasporto intelligente potrà segnalare direttamente alle macchine vicine l’intenzione di cambiare corsia o di frenare in caso di necessità. L’auto potrà inoltre ricevere informazioni sulla velocità di crociera da tenere per evitare code e traffico.

L’azienda, anche grazie al know how di Cobra, ha già completato i primi test di validazione di un sistema ad hoc, si chiama LTE-V2X, su percorsi chiusi al pubblico, che saranno presto replicati in Germania.

Vodafone è in prima linea per lo sviluppo della rete mobile di quinta generazione e sta lavorando a stretto contatto con università, fornitori e consorzi industriali* per sperimentare e valutare la nuova tecnologia che permetterà l’introduzione di nuovi servizi e applicazioni e l’evoluzione dell’Internet of Things. L’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) prevede il pieno sviluppo del 5G entro il 2020.

La Rete 4G di Vodafone è la base da cui partire per l’introduzione di una nuova generazione di servizi, dando priorità a quegli sviluppi tecnologici da cui i clienti possono trarre benefici ancor prima del 2020. Ne sono un esempio il lancio della nuova tecnologia Narrowband IOT, sempre più piccola ma con una batteria a lunghissima durata per tutte quelle applicazioni che richiedono una larghezza di banda minima. Inoltre, a marzo 2016, Vodafone ha mostrato per la prima volta in Italia le potenzialità della rete mobile 4G a 1,2 Gigabit al secondo.

(*) Elenco collaborazioni Vodafone

  • Leader del Next Generation Mobile Networks (NGMN) “5G Architecture and requirements”, responsabile dei requisiti della tecnologia 5G
  • Co-Fondatore del 5G Innovation Centre in UK (Università del Surrey);
  • Fondatore del Gruppo delle Comunicazioni Mobili con l’Università di Dresda
  • Partnership tecnologiche annunciate a febbraio 2016 per iniziative di ricerca congiunta sul 5G con Ericsson, Nokia, Huawei, Intel and Qualcomm.