Il mercato

Auto connesse a guida automatica, nasce la 5G Automotive Association

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Il mercato servizi varrà 250 miliardi di dollari nel 2025, per 690 milioni di connessioni globali 5G. L’Associazione ha il compito di promuovere a livello mondiale e in ambiente urbano la mobilità delle auto a guida automatica e connesse in rete, lanciando nuovi progetti, testando le piattaforme di connessione multipla Vehicle to Everything (V2x) e dell'Internet of moving Things.

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione di un paio di settimane fa, il Presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha annunciato il varo del nuovo piano per il 5G. In sintesi: copertura totale in 5G di tutte le città e di tutte le reti di trasporto europee (ferrovie e autostrade) entro il 2025, con l’obiettivo minimo di coprire con la nuova tecnologia wireless almeno una grande città di ogni Stato membro entro il 2020; le prime sperimentazioni sul 5G dovranno partire con test paneuropei dal 2018, mentre al più tardi nel 2019 dovranno essere pronti gli standard comuni.

Nel complesso, parliamo di progetti di connettività avanzata per un costo complessivo stimato in 500 miliardi di euro. Al momento, si calcola che manchino all’appello almeno 155 miliardi per raggiungere gli ambiziosi target della Commissione Juncker.

All’interno di questo panorama in rapida evoluzione si inserisce anche l’automotive. Il 5G infatti aumenta la velocità e la capacità di banda, diminuisce la latenza e favorisce l’intelligenza di rete. È così che le strade del futuro potranno essere “disegnate dagli oggetti” stessi in movimento (la nascente Internet of moving Things), dalle loro interconnessioni, dai dati raccolti lungo la rete di sensori integrata alle infrastrutture viarie.

In poche parole, sono le automobili a dialogare tra loro e con la rete stradale: Vehicle To Vehicle (V2V), Vehicle-to-Infrastructure (V2I) e Vehicle-to-Network (V2N), saranno le sigle con cui nei prossimi anni avremo sempre più a che fare per decifrare gli scambi di dati e informazione tra il nostro veicolo e gli altri, tra questi e le autostrade fisiche (e virtuali) e la grande rete internet, fino alle biciclette e i pedoni in strada, anch’essi connessi.

È di questi giorni la nascita di una nuova organizzazione dedicata proprio all’automotive e il la tecnologia 5G. si tratta di una partnership sia tecnologica, sia commerciale, messa su da Bmw, Audi, Daimler, Ericsson, Huawei, Intel, Qualcomm e Nokia: “5G Automotive Association” (5GAA).

Lo scopo della 5GAA è promuovere e sviluppare soluzioni avanzate e adattabili alle necessità del mercato per portare il 5G a bordo dei veicoli da trasporto, automobili comprese. Guida automatica, connessione alla rete in mobilità, tecnologia smart mobility, nuovi standard di sicurezza, sia per chi guida, sia per chiunque si muova in strada, pedoni e ciclisti compresi.

Secondo un recente studio di Signals and Systems Telecom, i ricavi genrati dai servizi 5G a livello globale saranno pari a 250 miliardi di dollari nel 2025.

Entro quella data le connessioni globali 5G raggiungeranno quota 690 milioni, cinque anni dopo l’approvazione degli standard internazionali del nuovo paradigma wireless atteso per il 2020. La previsione arriva da Strategy Analytics, secondo cui nel 2025 le connessioni 5G rappresenteranno il 7% delle connessioni globali, trainate da Usa, Cina e Giappone

Reti 5G che consentiranno il lancio di servizi di nuova generazione come il Cellular Vehicle-To-Everything (C-V2X). Ma non si tratta solo di tecnologia, bensì di nuovi modelli di business per l’industria automotive, nuovi standard, nuovi processi, nuove regole (anche per la privacy). Il 5GAA vuole infatti sostenere l’industria dell’automobile e allo stesso tempo supportare le amministrazioni cittadine che vorranno implementare i test di guida automatica e connessa in rete dei veicoli nel traffico urbano.