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Transizione green, al via G20 Clima e Ambiente a Napoli. Cingolani: “Stati dimostrino capacità di visione e leadership”

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Al via a Napoli il G20 Clima, Ambiente ed Energia. Stamattina il discorso di apertura del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha incontrato subito a parte la sua omologa francese, Barbara Pompili, e l'inviato speciale per il clima del Presidente USA, John Kerry. Tutti i temi sul tavolo degli incontri ministeriali e tecnici.

A Napoli i 20 Paesi più ricchi della Terra discutono di futuro green, l’intervento di Cingolani

Partito ufficialmente il G20 Clima, Ambiente ed Energia di Napoli (22-23 luglio). Al nostro ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è toccato l’onore del discorso di apertura della manifestazione a Palazzo Reale.

Le azioni chiave che dobbiamo prendere ciascuno di noi e tutti insieme – ha affermato Cingolani nel suo intervento, qui riportato da un’agenzia Ansa – includono soluzioni basate sulla natura per affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la povertà; uso sostenibile e circolare delle risorse; educazione e formazione dei giovani; finanza sostenibile”.

Impossibile ignorare l’evidenza scientifica del cambiamento climatico – ha detto ancora il ministro – i tragici eventi legati al meteo cui abbiamo assistito nei giorni scorsi provano che il nostro sistema climatico sta soffrendo un grave sconvolgimento”.

Gli stati del G20, quelli con le economie più grandi e con la maggior capacità di ricerca e innovazione, devono mostrare visione e una forte leadership. Al tempo stesso – ha aggiunto Cingolani – dobbiamo ricordare che non possiamo costruire un futuro sostenibile se non aiutiamo e portiamo con noi i paesi che hanno sofferto di più dalla pandemia di Covid-19 e che affrontano sfide sociali, economiche e ambientali schiaccianti”.

In un altro passaggio riportato dall’Ansa e dedicato alla difficile quanto inevitabile transizione ecologica, Cingolani ha ricordato che “abbiamo trascurato di dare sufficiente enfasi alla prevenzione attraverso investimenti in ricerca, innovazione e capacità istituzionale e umana. Come per la salute, prevenire i danni all’ambiente è meglio e più conveniente che affrontare le conseguenze della trascuratezza”.

Il ministro stamattina ha già partecipato a due bilaterali, con l’inviato speciale per il clima del presidente Usa, John Kerry, e con la ministra della Transizione ecologica della Francia, Barbara Pompili.

I temi centrali del G20 Clima, Ambiente ed Energia

La due giorni di Napoli offrirà numerose occasioni di confronto tra ministri, diplomatici, delegazioni di tecnici per discutere sulle tematiche all’ordine del giorno dei numerosi incontri in programma.

Tra queste troviamo gli approcci basati sugli ecosistemi e le soluzioni basate sulla natura come modelli e mezzi per affrontare il cambiamento climatico, la biodiversità e la povertà.

Tra gli altri argomenti sul tavolo del G20 napoletano anche tutela e ripristino dei suoli degradati, gestione sostenibile dell’acqua, protezione “rafforzata” dei mari, contrasto all’inquinamento plastico marino, cooperazione per l’uso sostenibile e circolare delle risorse, ruolo dei governi centrali a supporto delle Città circolari, educazione, sviluppo delle capacità e formazione e finanza verde.

Oggi, più che mai, si rende necessario uno sforzo condiviso di responsabilità e di lungimiranza da parte della comunità internazionale.

I Paesi del G20 rappresentano più dell’80% del PIL mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta e sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è un invitato permanente del G20.