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Scorporo rete in salsa Uk, il ministro Ed Vaizey gela i rivali di BT: ‘Impresa lunga e controproducente’

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Il ministro si dice scettico sullo scorporo della rete fissa, che sarebbe un processo enorme e controproducente.

Il ministro britannico per l’economia digitale, Ed Vaizey, si è detto ‘scettico’ sullo spin off di Openreach da BT.

Vaizey è infine intervenuto nella polemica innescata dai concorrenti dell’operatore storico circa la scarsa qualità dei servizi a banda larga nel Regno Unito, dovuta a loro dire al chiaro ‘conflitto d’interessi’ di BT, che offre accesso all’ingrosso alla rete fissa attraverso la divisione Openreach.

Ma ha gelato i concorrenti di BT, dichiarando al Financial Times che “la separazione completa sarebbe un’impresa enorme, incredibilmente lunga e potenzialmente molto controproducente”

Ofcom, “sta studiando la questione. Io sono scettico, ma dovremo vedere a quale conclusione giungerà il regolatore”, ha detto ancora il ministro sottolineando che, comunque, i regolamenti si sono finora dimostrati “molto efficaci”.

In risposta alle accuse dei competitor, BT ha promesso di apportare migliorie alla velocità e alla qualità della rete:  più copertura nelle aree rurali, aumento della velocità minima delle connessioni a 5-10 megabits al secondo, potenziamento della fibra ottica.

Il ministro, dal canto suo, si è detto soddisfatto dei progressi compiuti da BT nel roll out della banda larga e ultralarga, con le connessioni superveloci – superiori, cioè, a 24 megabit al secondo – che dovrebbero raggiungere il 95% del paese entro il 2017.

“Se la qualità della banda larga è così terribile, come  mai siamo la prima nazione al mondo nell’eCommerce?”, ha affermato Vaizey.

Ma i rivali sono in ambasce: visto anche il ritorno dell’ex monopolista nel settore della telefonia mobile e l’aggressività mostrata sul versante dei contenuti, con l’acquisizione dei diritti per trasmettere in esclusiva la Champions e l’Europa League, temono in un eccesso di potere concentrato nelle mani di un’unica azienda.

Non ne è affatto convinto, però, il ministro, secondo cui le lamentele dei concorrenti rientrano nel gioco delle parti e sono state sentite troppe volte nel corso degli anni.

Importante, piuttosto, ancor più della diffusione della fibra ottica a 1 Gbps è, secondo Vaizey, garantire a tutti i cittadini una velocità minima tra 5 e 10 mbps (e il Governo sta pensando a rendere obbligatorio questo livello) e coprire tutto il paese con la banda larga mobile. Obiettivo, quest’ultimo, non ancora raggiunto.

Quanto, infine, al processo di consolidamento in corso, Vaizey ha affermato che il governo sorveglierà le operazioni in atto per far sì che non ci siano ripercussioni negative per i consumatori. Ma è pur vero, ha detto, “che serve equilibrio, perché la concorrenza è una buona cosa, ma abbiamo anche visto che se non c’è capacità d’investimento a rimetterci è la qualità della rete” e quindi dei servizi offerti ai cittadini.