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PRECINCT, il ‘White Paper’ del Progetto UE

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Uno dei principali risultati del progetto PRECINCT è il modello architetturale di riferimento per i dati di un sistema di supporto alle decisioni, che integra componenti software modulari e specifiche delle interfacce di comunicazione.

IL WHITE PAPER DEL PROGETTO EUROPEO PRECINCT

Le valutazioni finali della Commissione UE sul progetto PRECINCT

Arrivata da Bruxelles la valutazione finale del progetto europeo PRECINCT grazie a un proficuo e positivo confronto con gli esperti valutatori della Commissione europea, da cui sono emerse alcune evidenze di interesse per gli operatori di infrastrutture critiche interconnesse ai fini di aumentare la loro resilienza.

Dal punto di vista tecnologico, uno dei principali risultati del progetto è il modello architetturale di riferimento per i dati di un sistema di supporto alle decisioni, che integra componenti software modulari e specifiche delle interfacce di comunicazione.

La sintesi di questi risultati, possibili prospettive di azione e raccomandazioni elaborate nel progetto PRECINCT sono raccolte in un White Paper pubblico destinato a operatori di infrastrutture critiche, decisori, policy-maker e stakeholder.

Il Living Lab di Bologna e la rete Lepida

Questa architettura è stata testata con successo nei Living Labs, in particolare quello di Bologna.

PRECINCT prevede infatti l’applicazione pratica delle soluzioni tecnologiche sviluppate in quattro “Living Labs”: ad Anversa, Lubjana, Atene e Bologna.

Quello di Bologna ha come protagonista principale la rete di telecomunicazioni di Lepida all’interno dell’Aeroporto di Bologna, elemento essenziale per fronteggiare le emergenze ed aumentare la resilienza delle infrastrutture critiche, come appunto è l’aeroporto.

Dal punto di vista dell’architettura dei flussi e della gestione delle informazioni, è stato evidenziato che processi, qualità e gestione del rischio delle singole infrastrutture critiche non sono interoperabili, pur afferendo alla fornitura di servizi essenziali.

Prossimo passo: identificare un centro di coordinamento

Da queste considerazioni è emersa l’opportunità di identificare un centro propulsivo incaricato della mappatura delle esigenze, della generazione di scenari condivisi e dell’analisi degli effetti a cascata che coinvolgano progressivamente tutte le infrastrutture critiche.

Un centro di coordinamento di questa natura, ad oggi, non esiste: sarebbe questo il principale utente finale della piattaforma ecosistemica, in cooperazione con i singoli operatori coinvolti. Il Centro di Coordinamento delle Infrastrutture Critiche è stato declinato quindi da ogni Living Lab in relazione alle proprie esigenze e specificità locali, contribuendo a un quadro conoscitivo articolato a livello europeo, per dare propulsione a un’ulteriore indagine sulla sua attivazione giovandosi dei risultati di PRECINCT, che prospettano soluzioni avanzate, innovative e ad ampio orizzonte.