l'intervista

PNRR. Luca Tomassini (Vetrya): “Un’occasione unica per le imprese, il new normal e la crescita dell’economia”

a cura di Raffaele Barberio |

Il PNRR è una occasione unica per il rilancio del nostro Paese. Ma per guardare al futuro bisogna partire dal passato. Nel 1990 nel nostro Paese iniziava una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche: quella della telefonia mobile. Oggi la rivoluzione si chiama intelligenza artificiale e, come nel 1990 siamo solo all’inizio.

L’arrivo del PNRR sta mobilitando interesse e attenzioni e con esse richiama una grande azione progettuale per costruire nuovi servizi e prodotti capaci di sostenere il rilancio del Paese. Buona parte della partita si giocherà sul settore digitale. Abbiamo chiesto quali possono essere le direzioni di sviluppo a Luca Tomassini, amministratore delegato di Vetrya, società di servizi digitali avanzati con forti radici a Orvieto dove è nata alcuni anni fa, ma con varie sedi in giro per il mondo. Professore aggiunto alla Università LUISS Guido Carli, Luca Tomassini è anche presidente di Vativision, il servizio globale di video on demand del Vaticano. Ecco lo scambio che ne è scaturito.

Key4biz. La pandemia, oltre a portarci dolore e danni all’economia, ha cambiato il modo di far le cose. E oggi sembriamo molto incerti tra il ritorno alla normalità o il cosiddetto “new normal”. Lei che ne pensa?

Luca Tomassini. La pandemia ha creato condizioni senza precedenti. Ha ragione ha portato dolore e sofferenza in molte famiglie. Ha creato difficoltà economiche a tanti settori dell’economia. Ma è sbagliato pensare che si possa tornare a rifare le stesse cose che facevamo prima. È cambiato per intero il contesto di riferimento. Ad esempio, il post pandemia impone una revisione ineludibile dei modelli di lavoro.

Key4biz. In che senso?

Luca Tomassini. Beh, sullo smart working non torneremo indietro. Lo si potrà realizzare in modalità differenti in base alle operatività dei luoghi di lavoro; ci sarà chi combinerà con pesi diversi la configurazione ibrida tra prestazioni in presenza e prestazioni in remoto, ma sarà impossibile riprendere dove avevamo lasciato un anno e mezzo fa. Pensi le stesse aziende stanno migrando con i loro uffici verso sistemazioni più contenute, con conseguente riduzione dei costi. Ripeto, non si tornerà indietro: è un cambiamento globale che si registra a tutte le latitudini.


Key4biz. Quindi una scelta di difesa aziendale di fronte ad un nemico potente? È la scelta che avete adottato anche voi in Vetrya?

Luca Tomassini. Non la valuterei come una mossa di tipo difensivo. Certo, è una risposta contro un nemico potente, ma credo la si debba valutare come una sfida, anzi la vera grande sfida a breve termine, non solo per noi, ma per la maggior parte delle aziende. L’anno della pandemia ha cambiato la modalità di lavoro, traslando di fatto la modalità in presenza in remoto. E questa, mi lasci dire, è stata la salvezza di molte imprese.  

Key4biz. Cosa ha cambiato realmente il nuovo regime?

Luca Tomassini. E questo è in un certo senso il vero problema di fondo. Si è trattato di un cambiamento che non ha ancora realisticamente modificato i modelli di lavoro e i processi. Io stesso l’ho indicato poco fa come smart working, ma a ben vedere più che smart working, si tratta di lavoro da remoto. Dobbiamo tornare a pensare fuori dagli schemi, per creare un nuovo modello di collaborazione. Dobbiamo ripensare le nuove modalità di lavoro. Allora si che potremo chiamarlo realmente smart working. È necessario inoltre incrementare la flessibilità, una straordinaria opportunità per attirare nuovi talenti, in nuovi mercati. Ed è quello che stiamo facendo in Vetrya

Key4biz. Intanto oggi si apre un nuovo capitolo targato PNRR. Una montagna di investimenti ed una occasione irripetibile che potrebbero realmente fare la differenza. Ce la faremo?

Luca Tomassini. È vero, è una occasione unica per il rilancio del nostro Paese.  Nel corso dell’ultimo anno è evidente come le tecnologie ed il digitale abbiano rappresentato la vera leva di sviluppo che ha consentito in tempi rapidissimi di rimodulare le relazioni di mercato, le stesse modalità di interazione tra imprese e persone, per continuare a lavorare in sicurezza. Con le risorse del Recovery Fund il governo ha programmato una spinta decisiva sulla digitalizzazione del Paese.

Key4biz. E sul futuro?

Luca Tomassini. Per guardare al futuro bisogna partire dal passato. Nel 1990 nel nostro Paese iniziava una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche: quella della telefonia mobile, che tutt’ora continua, senza sosta, ad esprimere il suo potere dirompente. Oggi la rivoluzione si chiama intelligenza artificiale e, come nel 1990 siamo solo all’inizio. L’intelligenza artificiale che avremo tra qualche tempo sarà applicata su ogni cosa, come le app per la telefonia mobile per capirci. Quelle app oggi iniziano ad integrare intelligenza artificiale e machine learning, automatizzando di fatto tutto e tutti. Alla base c’è un cambiamento epocale: il modo di interagire con i dati, le tracce del nostro vivere. È in atto un grande mix tra Cloud Computing, intelligenza artificiale e Internet of Things: l’autonomy of things, l’autonomia delle cose. Noi ci stiamo lavorando, perché sarà questa una nuova grande onda.

Key4biz. Faccia un esempio…

Luca Tomassini. Basta guardare ad esempio il progetto di Cloud Computing nazionale. A mio modo di vedere sarà una delle vie che condurranno l’Italia a diventare un Paese migliore. Una via obbligata, considerando la necessità e l’urgenza di uscire dalla perdurante crisi economica, aggravata in maniera quasi irreparabile dall’esplosione pandemica; ma si tratta anche di un percorso lungimirante, per riuscire a ribaltare questa crisi, trasformando i rischi fatali in opportunità di ammodernamento, di snellimento, di accelerazione.

Da questo punto di vista, l’esigenza è particolarmente pressante per la nostra Pubblica Amministrazione, che sconta un ritardo decennale nel cammino verso la piena digitalizzazione: cammino che non solo incontra, ma presuppone l’adozione delle soluzioni e dei servizi cloud. Saranno infatti queste soluzioni/applicazioni a giocare un ruolo fondamentale non solo per cogliere appieno i vantaggi della cosiddetta “Data economy” ma anche per realizzare l’auspicata “Digital transformation”.

Key4biz. Ci sarà da fare tanto per recuperare il tempo trascorso nel tentativo di alcuni di rallentare il passo di marcia dell’innovazione…

Luca Tomassini. Si, negli ultimi due decenni abbiamo mancato di fare le scelte giuste su ciò che ci sarebbe stato più utile per assicurare lo sviluppo digitale del nostro straordinario tessuto produttivo di piccole e medie imprese e la crescita delle competenze digitali di professionisti e manager, senza le quali non si può programmare il futuro. Ora è il momento delle scelte dunque. Il Cloud sarà il cuore del sistema di innovazione e di avanzamento tecnologico del prossimo decennio: un vero e proprio cervello centrale non solo per la raccolta, la custodia e tutela, ma anche per la elaborazione di tutti i dati raccolti in rete da device e sensori di ogni tipo.

Key4biz. E Vetrya come si sta muovendo?

Luca Tomassini. Noi la nostra scelta l’abbiamo fatta e si chiama Microsoft. Abbiamo una alleanza strategica decennale con il colosso di Redmond. La nostra Direzione Cloud sta crescendo di giorno in giorno. Perché? Perché andiamo incontro ad una domanda di mercato straordinaria. L’industry adesso ha piena consapevolezza dell’importanza di migrazioni in ambito Cloud. Stiamo investendo in modo importante su questo tema, soprattutto in risorse umane. La prima edizione del nostro programma formativo denominato “Bottega digitale”, che ha l’0biettivo di formare gratuitamente ragazzi e ragazze sul tema del Cloud Computing per poi assumerli è stato un successo. Lo replicheremo nel mese di settembre. È la conferma dell’importanza della trasformazione digitale in atto non solo da parte delle aziende, ma anche dei giovani. Vero e proprio motore di sviluppo per questo mercato.  

Key4biz. Non solo Cloud, mi pare, state guardando ai media e alla loro evoluzione, in quale direzione?

Luca Tomassini. Innanzitutto il video over internet, lo streaming OTT per capirci, che è un altro tema che stiamo portando avanti da tempo. Attraverso la nostra piattaforma Eclexia Video Cloud serviamo i più importanti broadcasters, media company, content provider e strutture formative. Anche le grandi imprese, indipendentemente dal mercato di riferimento, hanno iniziato a fare uso della comunicazione video streaming. Non solo per la gestione degli eventi aziendali, ma anche e soprattutto per la comunicazione interna.

Key4biz. Riponete molte aspettative sullo sviluppo dello streaming?

Luca Tomassini. L’ultimo anno è può essere considerato come l’anno del decollo definitivo del video streaming. La crisi legata alla pandemia ha segnato un incremento importante delle sottoscrizioni ai servizi Eclexia, indicandoci che il futuro del consumo di intrattenimento e, più in generale, della distribuzione del video over internet per le persone e per le imprese è nei dispositivi connessi e mobili. Potrei dire che la televisione lineare potrebbe diventare in futuro un mezzo mediatico del passato. Stiamo facendo crescere la nostra piattaforma Eclexia Video Cloud, rendendola un prodotto vero e proprio, aperto e flessibile per l’impiego nei settori media e broadcasting, marketers, arts e entertainment, retail ed e-commerce, enterprise internal communications e naturalmente lo sport.