il dopo renzi

Marco Bentivogli, il sindacalista che parla di blockchain. Sarà il nuovo leader della Sinistra?

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Marco Bentivogli, il segretario generale Fim Cisl, è la persona che più di tutte fa, mediaticamente, un’opposizione efficace al Governo. Ha scritto il manifesto 'Italia Blockchain' e sogna la guida della Sinistra per rivoluzionarla.

In televisione e sui quotidiani per dare spazio all’opposizione di Governo si chiede soprattutto il suo punto di vista. Dall’Ilva fino alla Blockchain. E sui social interviene anche sull’immigrazione fino ai vaccini. Insomma fa politica a 360°. Stiamo parlando di Marco Bentivogli, il segretario generale della Fim – il sindacato dei Metalmeccanici Cisl. Il sindacalista 2.0 è sulla cresta dell’onda. Effettivamente è la persona che più di tutte, mediaticamente, critica e punge in maniera efficace l’esecutivo M5S-Lega. Anche più di Forza Italia, del Pd e di Matteo Renzi, di cui è considerato da molti il suo successore. Infatti il 47enne, nato a Conegliano Veneto (TV), sogna al più presto la guida della Sinistra per rivoluzionarla.

Proprio come ha in mente di rivoluzionare il lavoro in Italia attraverso l’utilizzo della blockchain. “Mi occupo di industria 4.0, di blockchain e di lavoro dal 2014”, ha detto Bentivogli al Foglio e il sindacalista conosce talmente bene i vantaggi della nuova tecnologia da scriverne il manifesto:  Italia-Blockchain – Così la blockchain aumenta l’umanità del lavoro pubblicato sul Sole24Ore, insieme al tecnologo Massimo Chiriatti.

Ecco i punti chiave del manifesto sulla blockchain scritto da Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl

Nel manifesto Bentivogli parte dai vantaggi della nuova tecnologia per le imprese in termini economici, di sicurezza e di produttività:

  • “La blockchain può essere utilizzata nelle filiere per aumentare la sicurezza e la riservatezza delle informazioni e per incrementare certezza e velocità riducendo frizioni e costi transazionali negli scambi tra le parti. Ciò a vantaggio della produttività e della competitività del sistema”.

La blockchain nell’industria italiana 4.0

Successivamente il sindacalista 2.0 declina la sua idea di blockchain per la tutela dell’ambiente:

  • Pensiamo all’attuale produzione manifatturiera, a come cambia il ciclo di vita del prodotto, a come si prolunga col riciclo, alle norme sullo smaltimento. Questi passaggi sono spesso ignoti, al buio, e con alte inefficienze e danni ambientali. Con il digitale e la Blockchain lungo tutta la filiera della produzione, si aprono enormi spazi di lavoro e di migliore utilizzo delle risorse naturali”.

 

La blockchain contro il lavoro nero

Al decreto Dignità di Di Maio, diventato legge il 7 agosto scorso, Marco Bentivogli propone l’utilizzo della blockchain per dar vita a contratti di lavoro ‘intelligenti’, anche per combattere il lavoro nero:

  • “Sulla base di un registro distribuito possono essere creati i cosiddetti ‘Smart Contracts’, rendendo tali ambienti per la prima volta interamente programmabili e automatizzabili”.
  • “Con gli ‘Smart Contracts’, che offrono la possibilità di perfezionare i contratti in automatico a prestazione/produzione realizzata e consegnata, si possono semplificare i rapporti giuridici, con vantaggi in termini di trasparenza e qualità della filiera produttiva anche dal punto di vista delle forme di garanzia della contrattualistica cliente/fornitore e dei relativi pagamenti. Di certo la trasparenza che assicurano questi registri digitali distribuiti, se ben gestita, può fare bene ai consumatori finali e anche ai lavoratori. Le incombenze burocratiche di imprese e lavoro potranno essere ridotte. Le nuove forme di lavoro potranno assumere maggiore visibilità e tracciabilità e potranno essere agganciate a un nuovo sistema di diritti e tutele e tenersi così al riparo da abusi e lavoro nero. Pensiamo inoltre a utilizzare le blockchain nelle politiche attive del lavoro, un mondo di opportunità si possono aprire”.

La blockchain per tutelare il cibo italiano

Infine Bentivogli nel suo manifesto mette in evidenza i vantaggi della blockchain per il made in Italy, in particolare nel food.

  • “Il cibo, per esempio, è un grande tesoro del made in Italy e la blockchain potrebbe dargli un valore aggiunto rispetto ai competitors. Tracciato, sicuro, affidabile”.
  • “L’uso della tecnologia blockchain per il rilevamento della provenienza può offrire nuovi livelli di trasparenza e standard che sono estremamente vantaggiosi per tutte le imprese e i consumatori”.

Marco Bentivogli conclude così il manifesto scritto con il tecnologo Chiriatti: “Questo trend di apertura, con codice informatico disponibile a tutti e libertà di scelta e partecipazione, attira talenti e l’innovazione si sviluppa rapidamente. Sempre a patto di anticipare gli altri Paesi, altrimenti lasceremo loro l’impostazione dei nuovi standard, e allora saremo costretti ad adattarci”.

A onor del vero la blockchain è al primo posto nell’agenda digitale di Di Maio. Quindi anche questo tema sarà terreno di scontro tra il potenziale leader del Pd e il capo politico di M5S.

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