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La blockchain sbarca nel mondo delle assicurazioni

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La nuova tecnologia nasce dalla necessità di superare le inefficienze dei processi operativi ed evitare rischi, con il compito di gestire e ottimizzare le tempistiche di negoziazione e quotazione, che potranno ridursi del 90%, e di migliorare la qualità delle informazioni.

Individuare, comprendere e valutare nel dettaglio quelli che sono i rischi più dannosi per un’azienda del settore delle assicurazioni è possibile solo avendo a disposizione una grande mole di dati. Dati che poi vengono scambiati tra gli attori principali, come compagnie, broker e clienti stessi, dando vita ad intensi e continui flussi di informazioni.

A partire dalla scorsa estate, in Italia è stata sviluppata una piattaforma che consente la distribuzione, la condivisione e la sincronizzazione dei dati di rischio, in maniera sicura, trasparente ed efficiente.

Si tratta della “Blockchain Distributed Ledger Technology”.

Nuovo strumento che da un lato offre al cliente un servizio più semplice, veloce, trasparente e sicuro e agli operatori del settore, dall’altro consente di condividere le informazioni necessarie per la quotazione in tempo reale e di produrre documenti di polizza coerenti in modo verificabile e tracciato.

Il tutto attraverso la definizione di un ecosistema privato basato sulla tecnologia Corda di R3 a cui qualsiasi compagnia e broker italiano può accedere, previa autorizzazione dei partecipanti stessi.

La tecnologia, che è stata sviluppata da Capgemini, in collaborazione con una cordata di settore, tra cui Generali Global Corporate & Commercial Italia, AIG e UnipolSai Assicurazioni lato compagnie, Aon e Willis Towers Watson lato broker, ha il compito di gestire e ottimizzare le tempistiche di negoziazione e quotazione, che potranno ridursi anche del 90%, e di migliorare la qualità delle informazioni trasmesse grazie al modello dati standardizzato, concordato e scambiato tramite blockchain privata (Permissioned Ledger).

Le inefficienze dei processi operativi e l’evoluzione del quadro normativo, si legge in un comunicato, hanno spinto il gruppo di aziende a definire, partendo dal rischio property, alcuni standard di comunicazione dei dati e a valutare le tecnologie disponibili per automatizzare il più possibile i passaggi di condivisione e approvazione ad oggi spesso manuali.

Seguendo lo schema proposto dagli sviluppatori, la Blockchain Distributed Ledger Technology consente la raccolta del set minimo di informazioni di rischio da parte del broker di assicurazione e l’invio ad un gruppo selezionato di compagnie per una prima valutazione, seguita da una manifestazione di interesse o un rifiuto.

Il broker completa la raccolta delle informazioni del set concordato e invia alle compagnie una quotazione. Queste inviano al broker una proposta di quotazione e avviano, sempre sulla piattaforma, un processo iterativo di negoziazione che porterà le parti ad un accordo (il sistema prevede anche la gestione di rischi in coassicurazione).

Una volta concordato il contenuto della copertura viene inviato a tutte le parti coinvolte un ordine fermo elettronico e la polizza può essere emessa accedendo alle informazioni scritte sul ledger, criptate e accessibili solo agli attori coinvolti.