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ITU: L’Italia continua a perdere terreno nella classifica globale dell’ICT

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Il nostro paese scende al 38esimo posto nella classifica globale dello sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nel 2010 eravamo in 31esima posizione

L’Italia continua a perdere terreno e scende al 38esimo posto nell’ultima classifica sullo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) elaborata dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), l’agenzia Onu responsabile delle politiche internazionali sullo spettro radio. Nel 2010 il nostro paese era al 31esimo posto.

E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’ITU “Measuring the Information Society”  calcola inoltre che in tutto il mondo circa 3,2 miliardi di persone risultano ora connesse alla rete Internet, pari al 43,4% della popolazione mondiale e gli abbonamenti al cellulare hanno quasi raggiunto i 7,1 miliardi, con più di 95% della popolazione mondiale ora coperta da un segnale.

La classifica 2015, elaborata in base all’indice mondiale di sviluppo delle Tic (Idi-ICT Development Index), è guidata dalla Corea del Sud, che si conferma al primo posto, seguita da Danimarca, Islanda e il Regno Unito, che mette a segno il progresso maggiore in classifica, salendo dal decimo al quarto posto.

In Europa tutti i Paesi, tranne l’Albania (94esima), superano la media mondiale dell’indice Idi (5,03) e si trovano nella prima metà della classifica. L’indice dell’Italia è di 7.12 contro l’8,93 della Corea del Sud, in vetta alla graduatoria e l’1,17 dell’ultimo Paese in classifica, il Ciad, al 167emo posto.

In classifica l’Italia è alle spalle fra gli altri dei paesi scandinavi, che occupano tutti le prime posizioni, Germania, Usa, Francia, Irlanda, Canada, Barbados, Repubblica Ceca, Israele. Il nostro paese precede invece fra gli altri la Grecia, il Portogallo e la Polonia.

Entro la fine di questo anno, il 46% delle famiglie a livello mondiale avranno accesso a Internet da casa, contro il 44% dello scorso anno e solo il 30% di cinque anni fa.

Intanto, il 43% della popolazione globale, pari a 3,2 miliardi di persone, è online mentre gli abbonamenti al cellulare sono 7,1 miliardi, a fronte di una copertura mobile del 95%.

Accesso, utilizzo e competenze digitali continuano a crescere un po’ dappertutto nel mondo.

Nei paesi avanzati, l’81,3% delle abitazioni è connessa a Internet, a fronte del 34,1% dei paesi in via di sviluppo e solo il 6,7% nei 48 Paesi meno sviluppati a livello globale.

La banda larga mobile continua a crescere a ritmi sostenuti ed è passata da 800 milioni di connessioni nel 2010 a 3,5 miliardi stimati nel 2015.