Rapporto GreenItaly

Green economy sempre più 4.0, +318 mila nuovi posti di lavoro in Italia nel 2017

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Alla nostra economia verde si devono 2.97 milioni di occupati e 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto. Le imprese green investono sempre di più in ICT, tecnologie 4.0, in sostenibilità ambientale e in eco-efficienza: il 69% di queste contribuisce direttamente allo sviluppo dell’economia locale

I nuovi occupati dell’economia verde italiana sono 318.010. Si tratta di personale con elevate competenze, spesso esperti ICT, nel 46% dei casi assunto con contratto a tempo indeterminato. La maggioranza dei green jobs in Italia si concentra in Lombardia, dove troviamo 81.620 occupati (circa il 26% del totale nazionale), seguita da lontano dal Lazio, con 33 mila occupati verdi, dall’Emilia Romagna con 32 mila, quindi dal Veneto con 31 mila e il Piemonte con 24 mila.

Più di un’impresa su quattro, dall’inizio della crisi, ha scommesso sulla green economy, che in Italia significa più ricerca, innovazione, design, qualità e bellezza. Sono infatti 355.000 le aziende italiane, ossia il 27,1% del totale, dell’industria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

Una quota che sale al 33,8% nell’industria manifatturiera, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell’occupazione.

Sono questi i numeri di GreenItaly 2017”, l’ottavo Rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, presentato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza tra gli altri del Ministro Carlo Calenda, del Presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, del presidente di Fondazione Symbola Ermete Realacci, promosso in collaborazione con il  Conai, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e con il contributo di Ecopneus, dedicato allo stato dell’economia verde italiana in un momento storico ancora caratterizzato dalla crisi, ma che cerca di guardare avanti, alle nuove opportunità di crescita legate alla trasformazione digitale e all’industria 4.0.

Complessivamente, alla nostra green economy si devono già 2.972.000 green jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Una cifra che corrisponde al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale, destinata a salire ancora entro dicembre.

Dalla nostra economia ‘verde’ infatti arriveranno quest’anno 320 mila green jobs e considerando anche le assunzioni per le quali sono richieste competenze green si aggiungono altri 863 mila occupati.

Insieme all’occupazione la green economy crea anche ricchezza: i quasi 3 milioni di green jobs italiani contribuiscono infatti alla formazione di 195,8 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 13,1% del totale complessivo.

Tra i dati più interessanti contenuti nel Rapporto, troviamo che le medie imprese industriali che investiranno quest’anno in ricerca e sviluppo sono il 27% tra quelle che puntano sull’eco-efficienza e solo il 18% tra le altre.

Il 69% delle medie imprese green, inoltre, si dice favorevole al sostegno e lo sviluppo del proprio territorio, mentre tra le imprese non green tale percentuale scende al 36%.

Nell’area aziendale della progettazione e della ricerca e sviluppo, i green jobs rappresentano il 60% delle assunzioni previste per il 2017. Un tema che si collega a doppio filo con il Piano Nazionale Impresa 4.0, ovvero l’impegno pubblico del governo per sostenere la quarta rivoluzione industriale.  Molte delle tecnologie abilitanti richiamate nel Piano rispondono infatti a necessità delle imprese di ridurre impatti di tipo energetico e/o ambientale piuttosto che di rendere i processi più efficienti (ad esempio riducendo sprechi e riutilizzando materiali).