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Festival dell’Imprenditore. Urso: “Orientare lo sviluppo dell’AI per raccoglierne i benefici mitigandone i rischi”

di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy |

Lettera del Messaggio di Saluto del Sen. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, alla 1^ edizione del Festival dell'Imprenditore - Cibo & Moda Made in Italy nell'era dell'Intelligenza Artificiale.

Di seguito la Lettera del Messaggio di Saluto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla Prima edizione del Festival dell’Imprenditore, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.

Ringrazio il Presidente Ruvolo per l’invito e saluto tutti i partecipanti scusandomi di non essere con voi a causa di impegni istituzionali. Cibo, moda e IA nella stessa frase sembrano un ossimoro: le 2 icone del Made in Italy sono da sempre espressione di quella tradizione che ne ha sancito il successo globale e che, a un’osservazione superficiale, potrebbero mal coniugarsi con le tecnologie di frontiera.

Agroalimentare e moda, elementi fondanti del soft power italiano nel mondo, saranno anche tra i settori più resilienti verso i dazi USA: i consumatori americani sono poco inclini a cambiare abitudini, non vogliono rinunciare alle nostre eccellenze.
Ma non dobbiamo scambiare la tradizione per inerzia: cibo e moda sono settori molto innovativi in processi e prodotti e per questo li abbiamo sostenuti, nella digitalizzazione e nella transizione green, con €13 miliardi dedicati alle misure orizzontali 4.0 e 5.0 e con un tavolo specifico per il settore moda con una dotazione di €250 milioni.

Oggi siamo oltre le transizioni gemelle, con l’IA che pone sfide etiche, normative e sociali oltre a quelle di natura tecnica, scientifica e industriale.

La “terza via” antropocentrica europea, distinta da quelle di Cina e USA, si basa sui nostri valori fondanti e un impianto normativo evolutivo pensato per accompagnare ma non imbrigliare. L’obiettivo è creare un contesto dove l’I.A. possa esprimersi con soluzioni realmente innovative per l’industria.

Mi riferisco, per il cibo, all’agricoltura di precisione, alla tracciabilità delle filiere e della sicurezza alimentare, agli algoritmi predittivi per ridurre scorte e sprechi, alla personalizzazione delle diete in base agli usi e costumi.

Nella moda al design e prototipazione con IA, alla realtà aumentata per la modellazione virtuale personalizzata, alla sostenibilità con molecole inedite per i tessuti, alla sostenibilità e tracciabilità dei materiali con riduzione degli sprechi.

Anche per questo abbiamo definito una strategia nazionale per l’IA all’avanguardia normativa, d’ispirazione per la UE, con fondazioni e strutture di ricerca dedicate a IA e Semiconduttori, con un “AI Hub” dell’ONU con sede a Roma, per sostenere le startup africane.

Il Mimit ha una visione chiara della strategia per l’IA: orientarne lo sviluppo per raccoglierne i benefici, mitigandone i rischi e soprattutto preservando i valori identitari delle eccellenze Made in Italy”.

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