L'indagine

Fastweb tra i migliori in trasparenza nell’indagine di Altroconsumo

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Roberto Chieppa, Chief Marketing & Customer Experience Officer: "Siamo orgogliosi di questo ulteriore riconoscimento che premia il nostro impegno quotidiano nei confronti dei consumatori".

Fastweb nell’indagine di Altroconsumo risulta per la trasparenza uno dei migliori operatori telefonici, in particolare nell’analizzare e valutare tutto il processo di attivazione di una nuova utenza e i problemi che si possono verificare in fase di sottoscrizione di una offerta. La compagnia ha espresso soddisfazione attraverso le parole di Roberto Chieppa, Chief Marketing & Customer Experience Officer:

Secondo l’indagine diffusa oggi da Altroconsumo sulla trasparenza degli operatori per la telefonia mobile, Fastweb grazie alle politiche volte alla chiarezza e alla semplicità conquista il podio nella speciale classifica stilata dall’associazione dei consumatori. Siamo orgogliosi di questo ulteriore riconoscimento che premia il nostro impegno quotidiano nei confronti dei consumatori – conclude Chieppa – che ci spinge a proseguire sulla strada della massima trasparenza e chiarezza delle nostre offerte di telefonia mobile, dalle quali abbiamo eliminato già da tempo, così come sul fisso, tutti i cosiddetti costi nascosti, i vincoli di durata contrattuale e le penali per recesso anticipato”.

L’indagine condotta dall’associazione ha valutato in particolare la trasparenza e le informazioni fornite dai vari operatori in fase di sottoscrizione ex novo di un piano tariffario con annessa attivazione di un nuovo numero di telefono.

Ai fini della valutazione, sono stati visitati 160 punti vendita, sia store ufficiali che rivenditori autorizzati, di undici operatori nelle città di Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo, attivando un totale di 55 schede telefoniche (una per operatore in ciascuna città).

Focus su costi-extra soglia

Secondo l’indagine, solo il 6% dei negozi tra i 160 visitati, tra store ufficiali e rivenditori multimarca, fornisce spontaneamente dettagli sui costi extra-soglia. Nel 92% dei casi il negoziante non chiede informazioni sul profilo di consumo del cliente prima di proporgli un piano tariffario.

Nel 50% dei casi si ricevono risposte sbagliate (oppure nessuna) se si chiedono informazioni sulle penali per recesso anticipato. Il 23% degli addetti alle vendite non specifica il nome dell’offerta che sta proponendo al cliente.

A conti fatti, la rete di vendita si è rivelato un punto debole dei vari operatori, tanto che soltanto per le offerte più semplici sono state fornite informazioni soddisfacenti.