Da New York

Democrazia Futura. Le auto elettriche e la difficile sfida della sostenibilità

di Dom Serafini, Direttore Video Age International |

Dom Serafini da New York spiega quale sia il modo migliore per ricaricare le batterie delle auto elettriche e qual è il costo che dove sostenere il consumatore. Forse l’usato è ancora una soluzione.

Lasciamo da parte il rumore, o la sua mancanza, che ha richiesto ben cinque pagine di spiegazioni nel numero cartaceo del settimanale americano super-liberale, uber-ecologico The New Yorker del 8 agosto 2022.

Sorvoliamo per ora sul costo energetico richiesto per la costruzione dei nuovi veicoli e per il loro trasporto nei punti vendita.

Dom Serafini

Passiamo piuttosto a cercare di capire quale sia il modo migliore per ricaricare le batterie ed il costo energetico associato con la ricarica. Una buona rete di colonnine per le ricariche (senza contare quelle manomesse, non funzionanti o di potenza troppo basse), richiederebbe una stazione ogni 24 km con un tempo di 20 minuti per l’80 per cento della ricarica. Questo assumendo che si trovi subito una colonnina libera, altrimenti il tempo potrebbe raddoppiare. Per i lunghi percorsi, considerando un’autonomia di 400 km, il tempo medio impiegato per le ricariche non dovrebbe essere più di 60 minuti. Inoltre, si può anche disporre di una rete di sostituzione delle batterie dove, invece di ricaricarle, si scambia la batteria scarica con una carica.

Per quanto riguarda il costo energetico richiesto per una ricarica è equivalente a quello del gasolio/benzina (cioè 60 kWh o 6 litri, altri studi indicano un pieno di 50 litri equivalente a 500 kWh), naturalmente e specialmente nelle zone soleggiate, parte dell’energia potrebbe arrivare da pannelli solari.

Se questi dati sono opinabili, ciò che è certo è che per alimentare una nuova generazione di veicoli elettrici EV serviranno più centrali elettriche. Di già in California durante gli alti picchi di consumo elettrico, le autorità hanno richiesto anche di ridurre il numero di ricariche delle EV per risparmiare energia.

Tornando al costo energetico per la costruzione di nuovi veicoli, questo è calcolato a 25 mila kWh e 450 mila litri d’acqua per la produzione in fabbrica di ogni vettura. Vi è poi il fattore CO2, calcolato da Konstantinos Boulouchos, professore all’istituto di tecnica energetica del Politecnico di Zurigo: per l’assemblaggio dell’auto elettrica si emettono tra 20 e 45 tonnellate di CO2. 40 tonnellate di CO2 equivalgono alle emissioni generate dall’impiego di 14 mila litri di benzina e 12.500 litri di gasolio.

Quindi la migliore soluzione ecologica è attualmente acquistare un’auto usata.

Per quanto riguarda la mancanza di produzione di rumore delle auto elettriche EV, questo verrà inserito artificialmente e sarà richiesto per legge al fine di proteggere pedoni e ciclisti.