Green new deal

Decreto clima, ok al Senato: foreste urbane, piano “mangiaplastica” e 255 milioni per i “bonus mobilità”

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Un altro passo verso la decarbonizzazione dell'economia. Il ministro Costa: “È il primo pilastro del Green new deal”. “Ora provvedimenti per accelerare lo sviluppo dell’economia circolare, dimezzare le emissioni in atmosfera entro il 2030 e loro azzeramento entro il 2050”, ha chiesto il sottosegretario Morassut.

Il Decreto clima ha ottenuto il via libera al Senato e con questo voto favorevole si fa un ulteriore passo in avanti verso l’avvio di una serie di misure strategiche che, secondo l’esecutivo, dovrebbero rappresentare una prima significativa azione di Governo per il contrasto ai cambiamenti climatici, il surriscaldamento globale e l’inquinamento generalizzato dell’ambiente.

Un pacchetto composto da diverse misure, come i Green corner e gli incentivi alla vendita di prodotti sfusi e alla spina, un piano di riforestazione urbana, lo stop ai sussidi per chi danneggia l’ambiente, la mobilità sostenibile, il miglioramento della qualità dell’aria e un gruppo di programmi sperimentali come “Italia verde”, “Mangiaplastica” e i “Caschi verdi”.

È grande la soddisfazione per l’approvazione al Senato del dl clima. È il primo pilastro del Green new deal. Il dibattito parlamentare lo ha arricchito e migliorato. E ora velocemente alla Camera per approvare la prima legge del governo sul clima. Ringrazio tutte le forze della maggioranza per aver lavorato costruttivamente e insieme al testo e averlo significativamente implementato”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costo subito dopo il voto favorevole del Senato.

Dopo il Salva-Mare e la soluzione dell’End of waste, l’approvazione del Decreto Clima è un altro significativo passo di questo Governo verso il Green new deal. Il provvedimento precede le risorse già previste nella prossima manovra di bilancio e il successivo collegato ambientale”, ha commentato il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut.
Ora bisognerà mettere in campo provvedimenti che insistano sullo sviluppo dell’economia circolare per venire incontro alla necessità di dimezzare le emissioni in atmosfera entro il 2030 e al loro azzeramento entro il 2050”, ha spiegato il sottosegretario, che ha aggiunto: “Questo Governo è impegnato a cambiare le leve del modello di sviluppo, improntandole sulle cifre della qualità e della sostenibilità. Solo con questo profondo cambio di paradigma risponderemo alla richiesta di futuro che ci arriva dalle nuove generazioni”.

In particolare, il provvedimento stanzia 30 milioni di euro per la riforestazione di aree urbane. L’importo sarà suddiviso nel biennio 2020-2021 e ha l’obiettivo di aumentare le aree verdi in città per ridurre sensibilmente la CO2, abbassare la temperatura dei materiali e dell’aria, prevenire e mitigare i disastri ambientali, ma soprattutto contribuire ad offrire ai cittadini una qualità della vita assolutamente migliore.

Il Decreto contiene, inoltre, un fondo da 255 milioni di euro per il “Programma sperimentale buono mobilità, che consentirà di incentivare la mobilità condivisa, l’uso del trasporto pubblico, l’acquisto di biciclette elettriche, la rottamazione del proprio veicolo (moto comprese), con l’offerta di “bonus mobilità”.

Ci sono poi 20 milioni di euro per l’acquisto di mezzi pubblici elettrici, ibridi o superiori a “Euro 6” per il trasporto scolastico, e un fondo per il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione delle polveri sottili nei centri urbani le cui risorse però devono ancora essere stabilite.

Tra i diversi “Programmi sperimentali a tutela dell’ambiente”, particolarmente interessante è il “Mangiaplastica”. Niente di innovativo o rivoluzionario, perché si tratta di una soluzione che già negli anni ’90 del secolo scorso aveva dato ottimi frutti, ad esempio nelle grandi città tedesche come Berlino, ma introdurre macchinette appunto mangiaplastica è sempre comunque utile all’ambiente, sia in termini di recupero di materiale plastico per l’economia circolare, sia per il rafforzamento di comportamenti virtuosi e a favore dell’ambiente da parte della cittadinanza.
Raggiunto un certo volume di plastica consegnata al recupero, le macchinette rilasceranno un bonus da usare come incentivare la mobilità pulita.

Il ministro Costa ha inoltre assicurato i sindaci dei Comuni italiani che non saranno lasciati soli in questa transizione tracciata con il Green New Deal nazionale: “Ai sindaci offro tutta la disponibilità del ministero dell’Ambiente – ha affermato Costa in un video messaggio inviato all’assemblea annuale dell’Anci di Arezzo – ma anche una task force che su vostra richiesta potrà affiancarvi su tutto ciò che rappresenta l’investimento della manovra di stabilità, 56 miliardi del Green new deal che attraverserà più annualità, e anche sul decreto clima, che mi auguro venga approvato nella prima decade di dicembre”.