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#Datagate: Twitter fa causa al Governo Usa

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Dipartimento di Giustizia e FBI avrebbero impedito a Twitter di esercitare il primo emendamento, limitando  la capacità di informare gli utenti riguardo la reale quantità di informazioni richieste per motivi di sicurezza nazionale.

Che Twitter fosse uno strenuo difensore della privacy dei suoi utenti si era già capito in diverse occasioni, ma la notizia nuova è che la società ha addirittura fatto causa al Dipartimento di Giustizia e all’FBI che gli avrebbero impedito di esercitare il primo emendamento, limitando di fatto la capacità di informare gli utenti riguardo le informazioni personali richieste dal Governo per fini di sicurezza nazionale.

La causa intentata da Twitter non è che l’ultimo di una lunga lista di episodi che confermano la tensione tra le web company e il Governo in seguito alle rivelazioni di Edward Snowden sul cosiddetto ‘Datagate’, lo scandalo sullo spionaggio delle comunicazioni a opera del Governo americano.

Twitter chiede alla Corte di poter rendere noti i numeri precisi delle richieste avanzate dal governo e su quali tipi di dati, prendendo così le distanze dall’accordo siglato a gennaio da altre aziende – Facebook, Microsoft, LinkedIn, Google e Yahoo. In base a questo accordo, le società internet possono rendere noti numeri generici – da 0 a 999, ad esempio – a indicare il volume delle richieste.

Non a caso, da una ricerca dell’associazione Electronic Frontier Foundation è emerso che è proprio Twitter la web company che protegge meglio la privacy dei suoi utenti.

Molte altre pare invece abbiano ceduto ai ricatti dell’NSA, che certo non ci andava leggero: addirittura il Governo è arrivato a minacciare Yahoo! di una sanzione ‘monstre’ da 250 mila dollari al giorno se la società non avesse acconsentito a fornire l’accesso ai dati dei suoi utenti tra il 2007 e il 2008.