L'evento

‘Copyright cruciale per un’industria da 14 miliardi’. Intervista a Federico Bagnoli Rossi (FAPAV)

a cura di Raffaella Natale |

Confronto aperto sul diritto d’autore all’evento FAPAV che si terrà il 26 febbraio a Roma.

Si discuterà di tutela del Diritto d’Autore al convegno organizzato da FAPAV il prossimo 26 febbraio presso la Casa del Cinema a Roma (h. 9:30 – 18:30).

Un appuntamento importante come già indica il titolo dell’evento: “Best practices, criticità e prospettive per l’enforcement dei contenuti audiovisivi su Internet“.

Sarà occasione per confrontarsi sul copyright e per discutere di lotta alla pirateria, con riferimento anche allo scenario del Mercato Unico Digitale.

Abbiamo fatto il punto della situazione con Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale di FAPAV.

Key4biz.  Questo evento vanta quattro patrocini di grande rilievo. Un gran bel successo…

Federico Bagnoli Rossi. Assolutamente sì. Le Istituzioni coinvolte hanno risposto positivamente all’iniziativa poiché il tema del copyright è cruciale. Tutelare i contenuti vuol dire infatti salvaguardare una industria che, solo in Italia, vale quasi 14 miliardi di euro ed impiega circa 170.000 professionisti.

Key4biz. Nel 2015 l’Italia è stato il secondo paese in Europa per numero di siti bloccati per violazione di copyright. Qual è il contributo che Magistratura e Forze dell’Ordine stanno dando all’azione di contrasto della pirateria?

Federico Bagnoli Rossi. I numeri parlano chiaro. L’attività svolta dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine è stato uno dei pilastri determinanti che hanno portato ad ottenere questo risultato. Senza contare che, grazie anche al Regolamento AGCOM, il nostro Paese è ora in grado di intervenire in tempi relativamente brevi bloccando l’accesso a quei siti che offrono contenuti senza autorizzazione. L’attenzione internazionale sull’Italia, e su quello che sta facendo in tema di tutela del copyright, è molto alta e i risultati iniziano a vedersi. Negli ultimi due anni il nostro Paese non è stato inserito nella Watch List dello Special Report 301 anche a riprova di come il nostro mercato stia diventando più affidabile sul piano della tutela dei contenuti e delle opere culturali.

Key4biz. Il modello ‘Follow the money’, sostenuto dall’Ue, potrebbe essere quello più efficace per bloccare i finanziamenti, attraverso la pubblicità, ai siti illeciti?

Federico Bagnoli Rossi. Il modello “Follow the money” è un aspetto fondamentale della lotta allo sfruttamento illecito dei contenuti. Il giro d’affari che si nasconde dietro la pirateria audiovisiva è impressionante e deriva principalmente dalla raccolta pubblicitaria: la cooperazione di tutti i soggetti coinvolti su questo tema è determinante e riteniamo debba essere più incisiva.

Key4biz. L’industria di settore ha ottenuto risultati dall’entrata in vigore del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online?

Federico Bagnoli Rossi. Si, noi come FAPAV ci avvaliamo del Provvedimento AGCOM con regolarità e nel solo 2015 abbiamo ottenuto 29 blocchi di siti che ospitavano illecitamente contenuti audiovisivi, anche in prima visione, su un totale di 47 portali inibiti sin dalla sua implementazione.

Key4biz. E se si abbinasse il blocco IP e DNS, sarebbe meglio?

 

Federico Bagnoli Rossi. Il blocco congiunto sicuramente amplierebbe l’efficacia del Regolamento AGCOM, che è già uno strumento molto valido. Con il blocco congiunto, infatti, verrebbe inibito l’accesso non solo al dominio del portale ma anche al server stesso che lo ospita. Per un gestore di un sito illecito, aggirare il blocco IP e DNS non è solo più complicato ma anche più dispendioso sotto l’aspetto economico e temporale, poiché è necessario l’acquisto e lo spostamento dei dati su un nuovo server.

Key4biz. Ogni anno l’industria audiovisiva perde 500 milioni di euro di fatturato. Ogni giorno si registrano 1.239.00 fruizioni illecite di contenuti audiovisivi. Quali le ricadute in termini occupazionali?

 

Federico Bagnoli Rossi. Le ricadute sono sicuramente importanti, anche se è difficile quantificare con precisione questo aspetto. Quello che mi preme sottolineare è che nella nostra industria lavorano migliaia di professionisti altamente qualificati, molti dei quali vengono anche coinvolti in produzioni internazionali, e la recente crescita delle produzioni straniere nel nostro Paese è sotto gli occhi di tutti.

Key4biz. Il 74% degli accessi ai contenuti pirata avviene tramite motore di ricerca. Quali responsabilità dovrebbero avere gli intermediari di internet e gli Over-The-Top nelle politiche di contrasto alla pirateria?

Federico Bagnoli RossiIl ruolo degli intermediari nella lotta alla pirateria audiovisiva è decisivo. Solo con una loro fattiva e concreta collaborazione potranno realizzarsi le condizioni necessarie per uno sviluppo del mercato digitale legale altamente competitivo e trasparente. Il nostro auspicio è che la Commissione Europea possa rivedere le regole sulle responsabilità degli intermediari perché la normativa vigente non è più attuale e in linea con le reali situazioni del mercato.

Key4biz. Uno studente su due pensa che guardare contenuti non originali non causi danni. Quanto potrebbe incidere l’introduzione di programmi di educazione alla legalità?

 

Federico Bagnoli Rossi. L’educazione alla legalità è un tema molto caro alla Federazione che rappresento e in generale all’intera industria audiovisiva. Per questo abbiamo deciso di aderire, assieme ad ANICA, MPA e UNIVIDEO al progetto EMCA “Rispettiamo la creatività”, che prevede una serie di iniziative e progetti sul tema rivolte ai giovani studenti. Nel corso degli anni abbiamo notato molta disinformazione su questo tema e riteniamo che lavorare sull’aspetto educativo dei più giovani per aumentare la loro conoscenza sul problema possa portare a dei risultati importanti.

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