Report Special 301

Diritto d’autore, anche quest’anno l’Italia fuori dalla lista nera degli USA

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Anche nel 2015 l’Italia non figura nella Watch List degli Stati Uniti. L’Ufficio del commercio statunitense esprime apprezzamento per i risultati prodotti dal Regolamento Agcom sul diritto d’autore online nella lotta alla pirateria.

Anche quest’anno l’Italia non figura tra i sorvegliati speciali degli Stati Uniti per la pirateria online.

Nell’ultima edizione del Report Special 301 dell’ufficio del commercio statunitense (United States Trade Representative – USTR), pubblicato il 30 aprile, il nostro Paese è fuori dalla Watch List dei paesi sotto osservazione per lo stato della tutela della proprietà intellettuale.

Il Governo americano ha, infatti, nuovamente riconosciuto gli sforzi intrapresi dall’Italia nella lotta al downloading illegale grazie in particolare al Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda).

Il provvedimento, come ricorderemo, è stato approvato dall’Autorità il 12 dicembre 2013 ed è entrato in vigore dal 31 marzo 2014, introducendo una serie di procedure di notice-and-takedown per contrastare la pirateria su larga scala.

Per gli USA, l’applicazione delle norme ha prodotto effetti “positivi” in particolare con importanti e numerose azioni “nei confronti di diversi siti web che offrivano contenuti in violazione del diritto d’autore”.

“Questi siti – si legge nel Report – hanno cessato di operare in Italia, rimosso i contenuti illegali o cominciato a cooperare con i titolari dei diritti d’autore”.

“L’adozione e l’efficace applicazione di queste norme – sottolinea il Report – ha prodotto un risultato significativo” che gli Stati Uniti continuano ad apprezzare.

Dal 2014 l’Italia è fuori dalla Watch List dopo venticinque anni in cui veniva considerato un Paese critico per quanto riguarda la protezione dei diritti e la tutela del copyright.

“E’ con soddisfazione che apprendiamo la notizia che il Governo americano ha nuovamente riconosciuto gli sforzi intrapresi dalle Istituzioni italiane a tutela dei contenuti sul web”, ha affermato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV.
“In particolare – prosegue Bagnoli Rossi – lo USTR ha valutato positivamente i risultati ottenuti grazie all’introduzione del Regolamento Agcom, strumento da sempre sostenuto dalla Federazione e del quale la FAPAV, in sinergia con i propri Associati, si avvale con efficacia”.
“La conferma dell’Italia fuori dalla Watch List – conclude il Segretario Generale di FAPAV – non può che essere stimolo a continuare a sostenere l’operato di Agcom così come il lavoro delle Forze dell’Ordine sul territorio in tutte le iniziative a contrasto della pirateria audiovisiva”.