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Blockchain, un modo sicuro per gestire le identità digitali

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Allo studio l’applicazione della blockchain alla gestione delle identità digitali per risolvere una serie di problemi legati all’autenticazione de visu delle persone.

A tutti è capitato di perdere il portafoglio, con dentro tutti i documenti, la carta d’identità, la carta di credito ecc. La prassi la conosciamo tutti: lunghe file allo sportello per denunciare lo smarrimento (o il furto), code allo sportello e in banca per rifare i documenti. Perdite di tempo che si sommano alle perdite di denaro.

Sarebbe davvero bello se per rifare i documenti non fosse necessario andare di persona allo sportello del comune, per dimostrare la propria identità. E in realtà sarebbe anche fattibile, se potessimo contare su un sistema digitale di verifica dell’identità personale. Un mezzo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere la blockchain, il sistema di nodi distribuiti e chiusi in rete che potrebbe garantire l’autenticità dell’identità personale in maniera certa e sicura.

Su questo sistema, che sposa l’identità personale alla blockchain, stanno già lavorando diverse organizzazioni e in particolare, come racconta il sito americano Decentralize Today, ci stanno lavorando gruppi di primo piano come DeloitteIBM e Microsoft che stanno sviluppando alcune soluzioni per la gestione dell’identità tramite blockchain.

  • La tecnologia blockchain è in grado di fornire le principali caratteristiche per la creazione di un network di identità digitali che funzioni nel modo migliore e più sicuro.
  • La blockchain è un registro condiviso nel quale tutti i dati sono immagazzinati in un punto sicuro e immodificabile:
  • Nel caso della blockchain di Ethereum blockchain, è possibile tramite contratti smart assicurare la privacy e la sicurezza di tutte le transazioni.
  • Non è necessario che esista un rapporto fiduciario fra i diversi utenti per verificare le transazioni e assicurare la validità dei diversi record.
  • Gli utenti possono controllare i dati e attributi delle loro identità.
  • E’ possibile validare e modificare in maniera dinamica i dati tramite i contratti smart che sono in grado di aggiornare i dati in tempo reale.
  • E’ possibile controllare l’identità senza rivelare i dati.
  • Tutti gli utenti hanno gli stessi permessi perché il sistema è decentrato.

Problemi connessi all’identità personale a livello globale che potrebbero essere gestiti dalla blockchain, secondo lo strategist per il blockchain business di Microsoft Yorke Rhodes III:

  • 1,5 miliardi di persone non hanno un documento o un attestato di identificazione certa, e questa mancanza rende loro difficile se non impossibile aprire un conto in banca e accedere al sistema scolastico.
  • 1,5 miliardi di persone, pari al 20% della popolazione globale, non dispone un documento di identificazione certo.
  • Un bambino su tre sotto i 5 ani ufficialmente non esiste perché la sua nascita non è stata registrata.
  • 230 milioni di bambini sotto i 5 anni non hanno un certificato di nascita.
  • 50 milioni di bambini sono nati senza un’identità legale.