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Banda Ultralarga, tempo scaduto per il Dl Comunicazione

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Oggi si saprà se il Dl Comunicazioni andrà domani in Cdm o se slitterà dopo l'estate

Oggi si dovrebbe conoscere il destino del Dl Comunicazioni, che contiene gli incentivi economici per lo sviluppo del piano nazionale banda ultralarga, anche se i tempi così stretti fanno pensare che comunque vada il decreto legge slitterà a settembre.

Secondo quanto riportato dal Sole 24Ore, oggi si saprà se il Dl sarà all’esame del Consiglio dei ministri previsto per domani, in caso contrario il dossier slitterà dopo l’estate.

In ogni caso, difficilmente il provvedimento sarà convertito in legge prima della pausa estiva, perché  l’iter di legge prevede 60 giorni di tempo dopo il varo da parte del Cdm per consentire il passaggio in Aula. Ma il 12 agosto è l’ultimo giorno di lavori in Parlamento prima della chiusura estiva. Difficile quindi pensare che il decreto venga  discusso in Aula a Ferragosto, molto più probabile che se ne riparli direttamente a settembre.

A complicare il quadro del dossier banda ultralarga c’è l’imminente cambio dei vertici di Cassa Depositi e Prestiti, in prima linea a sostegno di Metroweb.  Il presidente Franco Bassanini e l’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini sono detti in uscita e, secondo voci di stampa, in pole position per sostituirli ci sarebbero Claudio Costamagna, attuale presidente di Salini Impregilo, alla presidenza e Fabio Gallia, attuale amministratore delegato di BNL Italia, come nuovo amministratore delegato.

Intanto cresce l’attesa nel nel settore tlc. Molti nodi che rischiavano di bloccare la strategia italiana per la banda ultralarga si sono sciolti.  L’incontro della scorsa settimana tra la delegazione italiana e la direzione generale Competition di Bruxelles è stato positiva.

Il Dl Comunicazioni ha incassato venerdì scorso il via libera dal MEF e anche il finanziamento per le aree a fallimento di mercato insieme ai voucher per la connessione simmetrica  (cioè in download e upload) a 100 Mbps non sembra essere più motivo di diatribe.

Ora bisogna soltanto vedere come andrà a finire, anche se i tempi per entrare nella fase esecutiva del piano sono destinati ad allungarsi.

Le reazioni di Vodafone 

Intanto, in giornata arriva il commento dell’a.d. di Vodafone Italia , Aldo Bisio a margine della Relazione annuale dell’Antitrust. “Auspico che il decreto comunicazioni possa arrivare molto velocemente, perché è uno strumento per accelerare il Piano sulla banda ultra larga. Ho capito che contiene misure sulle semplificazioni molto importanti”.

L’ad di Vodafone Italia ha poi parlato dei Piani di investimenti nella banda ultralarga cui Vodafone lavora con Wind, F2i e Fsi (riferendosi alla firma della lettera d’intenti in cui i 4 player decidono di investire tramite il veicolo Metroweb Sviluppo ndr.)  “Il Piano c’è, è quasi finalizzato (90-95%) e prevede obiettivi in linea con quelli indicati dal governo e collegamenti in fibra ottica fino alle case”. E’ un piano “estremamente ambizioso, con 4-5 miliardi di investimenti in linea con le indicazioni del Governo. Dobbiamo discutere le questioni di governance del veicolo e del tema del finanziamento”. Bisio spera che Cassa continui a sostenere Metroweb anche in caso di sostituzione del presidente Franco Bassanini e dell’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini. “Cdp e Fsi sono stati i motori di questo progetto. Auspico che anche con un eventuale nuovo management si possa continuare il lavoro proficuo fatto finora”, ha chiuso Bisio.

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