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Banda ultralarga, Calcagno (Fastweb) ‘Rete unica superata dalla realtà di mercato’

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Per l’amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno, la realtà del mercato ha già “scavalcato il concetto di rete unica” ed è sbagliato pensare che “un'entità mal definita con il nome di Rete Unica sia la soluzione”.

Per l’amministratore delegato di Fastweb Alberto Calcagno, la realtà del mercato ha già “scavalcato il concetto di rete unica” ed è sbagliato pensare che “un’entità mal definita con il nome di Rete Unica sia la soluzione” al falso mito dell’Italia Cenerentola d’Europa per infrastrutture di rete.

Alleanze

Lo ha detto l’amministratore delegato di Fastweb, nell’intervista al primo numero di DigitEconomy.24, elaborato da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con la Luiss Business School. Calcagno si dice favorevole ad alleanze con gli altri operatori per realizzare le infrastrutture ma mantenendo distinte strategie commerciali, come avvenuto nella joint venture FlashFiber con Tim sulla banda ultralarga e con Wind Tre sul 5G, senza dimenticare quello siglato da poco con Linkem per lo sviluppo congiunto dell’Fwa.

Rete unica superata

“La realtà di mercato e tecnologica – ha detto l’amministratore delegato – ha già ampiamente scavalcato il concetto di rete unica. Il mito della rete unica nasce da due presupposti sbagliati: il primo è che l’Italia sia la Cenerentola d’Europa in termini di infrastrutture di rete di nuova generazione e che un’entità mal definita con il nome di Rete Unica ne sia la soluzione. Il secondo è che la tecnologia Ftth (fibra fino alla casa) rappresenti l’unica piattaforma in grado di realizzare la gigabit society. Si tratta di due miti superati dalla realtà e dall’innovazione tecnologica: l’Italia ha fatto progressi enormi in questi anni e ormai ha scavalcato molti Paesi in termini di disponibilità di reti ultra performanti”.

Fwa alternativa all’Ftth

Peraltro, Calcagno ha precisato dal punto di vista tecnologico che a fronte di un’eccessiva focalizzazione sull’Ftth, la cui complessità ha portato non pochi ritardi di deployemnt nelle aree bianche, si stanno affermando tecnologie alternative in primo luogo il Fwa, “che già oggi connette più clienti della fibra ottica (1,3 milioni contro 1,1 milioni dell’Ftth) e che con il 5G crescerà a tassi ancora più concreti”.

“Il Fiber to the antenna (Ftta) dovrebbe diventare il l’obiettivo prioritario delle politiche pubbliche”, aggiunge Calcagno.

Coinvestimenti

Quanto alla possibilità di coinvestire, aggiunge Calcagno, “noi abbiamo sempre distinto gli accordi infrastrutturali, che sono stati fondamentali in questi anni per l’execution della nostra strategia infrastrutturale, rispetto alla strategia commerciale: su quest’ultima abbiamo mantenuto una rigorosa autonomia rispetto ai vari partner. Ci si allea per realizzare una rete, insomma, che poi viene gestita da ciascun operatore in completa autonomia per aumentare il livello di concorrenza offrendo ai clienti la massima scelta e competendo sulla differenziazione e la qualità dei servizi”.

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