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Asta 5G in Germania, vita dura per i nuovi entranti

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Niente roaming obbligatorio sulle reti 5G in Germania nella proposta della Bundesnetz Agentur in vista dell’asta del prossimo anno.

Niente roaming obbligatorio per gli operatori tedeschi sulle nuove reti 5G in Germania. E’ questa la proposta che emerge dal documento di bozza in vista dell’asta 5G della Bundesnetz Agentur (BNetzA), l’Agcom tedesca, che non intende imporre agli operatori l’obbligo di roaming sul territorio nazionale sui network di nuova generazione.

Lo scrive la Reuters, ricordando che l’asta 5G in Germania si terrà nel 2019 e a quanto pare non sarà facile per i nuovi entranti farsi largo fra le maglie di grandi tre player nazionali Deutsche Telekom, Vodafone e Telefonica Deutschland che dal canto loro hanno contestato apertamente l’intenzione dell’antitrust di Berlino di abbassare le barriere all’ingresso per i nuovi entranti.

Secondo alcuni analisti, però, l’arroccamento e la concentranzione dei tre operatori storici nuoce allo sviluppo delle nuove reti nella prima economia europea e rischia di lasciare indietro la germania nella corsa ai nuovi servizi 5G che apriranno la strada alla nuova era dell’indutria 4.0 e delle auto senza conducente.

Non più tardi della scorsa settimana l’antitrust di Berlino ha fatto appello per l’ingresso di un quarto operatore mobile sul mercato in vista dell’asta 5G,  rispedendo al mittente dei tre player storici l’rgomento secondo cui un prezzo troppo salato in sede di asta frequenze sarebbe un freno per i futuri investimenti.

Ma dal canto suo il documento della Bundesnetz Agentur (BNetzA) con la proposta dei termini dell’asta 5G non prevede l’obbligo di roaming per le reti 5G in Germania, il che lascerebbe facoltà agli operatori dominanti di decidere se affittare capacità di banda a eventuali nuovi entranti nelle aree a fallimento di mercato, una delle principali richieste avanzate dal nuovo entrante United Internet.

Insomma, il dibattito attuale in Germania nell’arena del mobile riguarda l’apertura o meno ad un quarto player in vista dell’asta 5G. Gli operatori tradzionali, Deutsche Telekom in testa, sono contrari a nuovi vincoli regolatori mentre Vodafone ha definito “inaccettabile” la richiesta di copertura a 100 Mbps di tutte le principlai arteire stradali del paese in quanto troppo onerosa.

Nel 2020 sono previsti 770 milioni di oggetti connessi soltanto in Germania, dove si è già tenuta nel 2015 l’asta per la banda 700 Mhz. Gli operatori non sembrano propensi a svenarsi per le nuove frequenze che saranno messe all’asta l’anno prossimo, fra cui una parte in banda C.