Accordo Miur-MAXXI per una scuola ‘civic center’: giovani architetti progetteranno aule per nativi digitali

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‘Edilizia scolastica innovativa’: ‘In futuro si parlerà di scuole tecnologiche e aperte al territorio, ovvero civic center capaci di diventare poli di aggregazione delle comunità locali’.

Italia


Smart School

Comincia a farsi largo, tra i mille problemi del sistema scolastico nazionale, un’idea diversa di istruzione e di accesso alla didattica, più vicina ai processo culturali e tecnologici in atto tra i più giovani e in generale nella società italiana del Terzo millennio. Il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) ha firmato un protocollo d’intesa con il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, per rivoluzionare l’immagine tradizionale della scuola italiana e trasformarla in un innovativo ‘civic center’.

 

Primo step di questa collaborazione, che vede la firma dell’ex ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e del presidente della Fondazione MAXXI, Giovanna Melandri, sarà un programma pilota, denominato “Edilizia scolastica innovativa“, per scuole tipo rispondenti ai nuovi indirizzi nei campi della progettazione architettonica, nel design degli interni e degli arredi scolastici. Il ministero si è impegnato in un progetto molto ampio di innovazione del sistema educativo, che prevede un iniezione di cultura digitale e che deve rientrare negli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana e quindi nel panorama nazionale sempre più nitido delle Smart city. Punti qualificanti del piano sono il richiamo a parametri di edilizia sostenibile, un approccio architettonico che sappia guardare al futuro, il più aderente possibile alle esigenze didattiche 2.0, e l’ideazione di aule dedicate ai nostri nativi digitali.

Un’iniziativa che da una parte ripensa l’architettura scolastica affidandosi alle tecnologie di smart building e che dall’altra vuole dare un’immagine diversa della scuola, rinnovando il design interno adeguando le strutture didattiche al linguaggio della generazione di internet. Per raggiungere quest’obiettivo è indispensabile che scuole, aule, arredi, spazi educativi, sia interni che esterni, rispondano a criteri del tutto nuovi e adeguati ad una didattica supportata integralmente dalle nuove tecnologie. Nel comunicato non si fa cenno all’accessibilità delle strutture e all’inclusione. Speriamo siano esigenze date per scontati negli standard dell’edilizia sostenibile e innovativa.

 

Tra i punti qualificanti dell’accordo, che avrà la durata di un anno, figura un concorso per giovani architetti, destinato a valorizzare i migliori progettisti italiani e stranieri, per individuare nuove soluzioni architettoniche e nuove tipologie di arredi per le scuole del futuro. I lavori presentati verranno, in seguito, esposti in una mostra e saranno oggetto di un’apposita pubblicazione.

 

La divisione degli spazi in aule e corridoi appare oggi superata, mentre nel futuro si parlerà sempre più di scuole tecnologiche e aperte al territorio, ovvero civic center capaci di diventare poli di aggregazione delle comunità locali“, ha spiegato Francesco Profumo. Per raggiungere questo obiettivo, “il MIUR ha realizzato nuove Linee guida in materia di edilizia scolastica, aggiornando le precedenti, ferme agli anni ’70. La preziosa collaborazione con il MAXXI – ha specificato l’ex ministro – consentirà ora, attraverso un concorso di idee aperto a giovani progettisti, italiani e internazionali, di individuare le più funzionali soluzioni architettoniche, e le nuove tipologie di arredi per le scuole del futuro“.

 

Il MAXXI, oltre a essere uno spazio espositivo straordinario è anche una fucina di idee, un luogo di ricerca e sperimentazione con altissime professionalità e  competenze – ha commentato la Melandri – la promozione della qualità architettonica fa parte della missione del MAXXI.  Contribuire a ideare le scuole del futuro in modo innovativo e contemporaneo sarà un impegno importante e una grande sfida per tutti noi“.

 

L’indirizzo scientifico dell’iniziativa sarà affidato a un Consiglio ‘di prestigio’, composto da esperti nelle discipline specifiche e presieduto da Cino Zucchi, tra i più noti architetti italiani, menzione speciale alla 13.Biennale Architettura di Venezia nel 2012.  Lo sviluppo e l’attuazione del progetto sono curati da un Comitato con rappresentanti delle due Istituzioni: Il MIUR, attraverso INDIRE, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca innovativa, la Fondazione MAXXI attraverso il MAXXI Architettura che, nel corso degli anni, ha maturato una notevole competenza a supporto e consulenza per la realizzazione di interventi architettonici qualificati.

(f.f.)