mSECURITY: reti LTE, un terzo aziende ha subito attacchi DDoS

di Flavio Fabbri |

VINTI

Pubblicato il nuovo Worldwide Infrastructure Security Report di Arbor Networks sulle minacce informatiche alle reti mobili ed aziendali. Secondo lo studio, un terzo degli intervistati ha subito un’interruzione che ha avuto serie conseguenze sui propri clienti, mentre il 28% di loro ha dichiarato di aver subito un attacco DDoS diretto.

 

Minacce che sono aumentate in concomitanza della maggiore diffusione della rete LTE in diversi Paesi, tra cui l’Italia. “La diffusione delle connessioni LTE, che timidamente è iniziata anche in Italia, ha effetti potenzialmente esplosivi su sicurezza informatica e disponibilità dei servizi“, ha spiegato Marco Gioanola, Consulting Engineer di Arbor Networks.

 

La chiave di protezione della rete sta nel sapere cosa succede al suo interno, ma secondo l’infografica di Arbor dedicata all’Italia, il 65% degli operatori non ha piena visibilità della rete back-end e il 57% di loro non conosce il numero esatto di device compromessi da attacchi informatici.

 

Da un lato la disponibilità di connessioni Internet e smartphone, sempre più potenti, accresceranno l’utilizzo di questi ultimi per applicazioni critiche come gli acquisti online o l’internet banking, incrementando il rischio di smarrimento o furto di dati personali o finanziari. Dall’altro le connessioni LTE permettono una velocità di accesso a Internet molto superiore rispetto alla rete ADSL: i possessori di smartphone potrebbero essere coinvolti, a loro insaputa, nell’invio di spam o di attacchi DDoS ancora più potenti di quelli registrati sino ad ora.

 

La diffusione dell’LTE è in costante aumento, sia in termini di reti, sia di servizi e utilizzatori.

 

Gli utenti che pagano per il servizio LTE si aspettano la larghezza di banda promessa ma, allo stesso tempo,  lo spettro radio disponibile alle connessioni mobili è limitato e può essere facilmente danneggiato da spam o attacchi DDoS.