AUDITEL: con Internet non funziona più. Negli Stati Uniti nasce la Cimm

di Flavio Fabbri |

VINTI

Sempre più gente negli Stati Uniti ha sensibilmente aumentato la sua esposizione ai programmi televisivi ma senza usare la tv, ovvero direttamente dal proprio Pc. Una notizia che non sorprende, visto che sono davvero numerosi gli utenti televisivi che preferiscono guardare programmi online, su web tv o net-tv di varia natura. Ciò che davvero sta cambiando in modo inesorabile sono invece le scelte degli investitori pubblicitari e la progressiva mancanza di un Auditel affidabile per la misurazione dell’indice di ascolto medio.

Fino ad oggi questo lavoro è stato svolto con semplicità dalla Nielsen, quando gli americani passavano una media di 150 ore al mese davanti alla tradizionale tv in salotto, ma ora le cose sono cambiate e gli advertiser vogliono avere dati freschi e affidabili sulle nuove abitudini del pubblico, diviso tra web tv, mobile tv e tv in camera. Nell’ultimo anno l’accesso a contenti video online è stato così intenso e veloce che gli strumenti di rilevazioni classici non hanno tenuto all’aumento di volume del traffico. Hulu.com, piattaforma di contenuti video online fondata da NBC, News Corp e Walt Disney, ha visto crescere la propria audience solo nel 2008 di ben quattro volte.

Per far fronte alla situazione 15 grandi broadcaster e agenzie pubblicitarie nazionali, da Unilever e Procter & Gamble, a MTV Networks e Omnicom Group, hanno voluto dare vita ad una ‘coalizione per la riforma degli indici di ascolto (Cimm)‘. Obiettivo della Cimm è il miglioramento della rilevazione dei dati di ascolto, conducendo ricerche approfondite sulle set-top-box e sulle modalità di visione di programmi tv su diverse piattaforme. Ogni compagnia che ha aderito al progetto ha sborsato ben 100 mila dollari, mentre la gran parte dei broadcaster nazionali spende ancora quasi 1 miliardo di dollari l’anno per ottenere i tanti sospirati rating di Nielsen. L’audience si è frammentata, ma evidentemente le dimensioni del panel adottato della celebre società di ricerca non sono andate di pari passo con la rivoluzione di Internet.

 

 

Il 6 ottobre 2009, a Roma, ore 9.00 – 13.30 appuntamento per il workshop

Liquidi, veloci, mobili: contenuti digitali e risorse della conoscenza .

Promosso dalla Fondazione Luca Barbareschi e organizzato da Key4biz, con il sostegno di Eutelsat.

Parteciperanno i rappresentanti di istituzioni, imprese, enti di ricerca, esperti.

www.mercanti-innovatori2009.com

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