BANDA LARGA: a rischio negli USA. Regole troppo rigide

di Flavio Fabbri |

VINTI

Negli Stati Uniti tutti vogliono la banda larga, governo e imprese, ma su investimenti e regole nascono i primi dubbi. Ieri il vice presidente Joe Biden aveva affermato che ci sono subito 4 miliardi di dollari da spendere in infrastrutture e che: “Questo finanziamento è un acconto sull’impegno del presidente di estende i benefici educativi ed economici di internet a tutte le comunità“.

Le richieste di prestiti e fondi ai soggetti che vorranno far parte del team saranno raccolte a breve, promettono dalla Casa Bianca, ma nel frattempo, lo stesso mondo imprenditoriale pone dei dubbi sul mega progetto di Obama. Per la USTelecom, associazione che rappresenta le più importanti compagnie telefoniche statunitensi, Verizon Communications e AT&T, “E’ sicuro che alcune di queste nuove disposizioni andranno al di là delle leggi attuali e delle regole della Fcc“, ha affermato il presidente Walter McCormick, specificando che “il problema sta nella rigidità dei quadri normativi in vigore e nel bisogno di maggiore flessibilità“.

Regole troppo eccessive e poco chiare, insomma, in grado di danneggiare seriamente il piano di rilancio della banda larga negli USA, ostacolandone lo sviluppo e aumentando incertezza e ritardi. Elementi che di questi tempi andrebbero a pesare pericolosamente su un’economia americana mai così in difficoltà dal dopo guerra a oggi.