TWITTER: dai cinguettii per il terremoto in Giappone un eBook per raccolta fondi

di Flavio Fabbri |

VINCITORI

Tra le firme autorevoli che hanno contribuito alla nascita dell’eBook2:46 – Aftershocks: Stories from the Japan Earthquake” si possono leggere anche quelle di Yoko Ono e William Gibson, per citare due nomi celebri tra i tanti artisti, musicisti e scrittori che hanno preso parte ad un’iniziativa nata su Twitter all’indomani del terribile terremoto/tsunami che ha colpito il Nord Est del Giappone.

Il libro elettronico è disponibile in download da un mese e nelle prime due settimane ha già raccolto più di 25 mila dollari per la Croce Rossa giapponese. In breve tempo più di 200 tra editori, scrittori, traduttori e fotografi sono stati coinvolti nel progetto nato da un’idea di un quarantenne che vive ad Abiko, nella periferia di Tokio, che, alla vista delle immagini terribili del sisma e soprattutto del devastante tsunami, ha deciso di utilizzare Twitter per salvare vite umane e aiutare i superstiti.

Non c’era tempo da perdere e non c’era molto altro da fare, a dire il vero“, ha spiegato l’uomo di origini britanniche che non ha voluto svelare la propria identità. “Oltre a mettere in comunicazione le persone tramite Twitter, velocemente e in maniera immediata – ha raccontato il blogger – bisognava cercare di raccogliere subito dei soldi, perché quelli servono sempre in situazioni del genere e, nel frattempo, registrare tutti i messaggi che arrivavano, con tanto di documentazione fotografica“.

Ho mandato un messaggio su Twitter chiedendo alla gente cosa avesse visto di persona -ha sostenuto l’internauta che si fa chiamare “l’uomo di Abiko”- cosa avesse trovato in rete, se c’erano documenti sull’accaduto, racconti di sopravvissuti, storie, fotografie e quant’altro si potesse trovare su ciò che stava accadendo in Giappone ed è venuto fuori questo eBook“.

Dopo quell’annuncio in rete, dettato dall’emozione del terremoto, sono stati centinaia i cinguettii che si sono avvicendati in risposta e che hanno permesso di realizzare l’eBook “2:46 – Aftershocks: Stories from the Japan Earthquake“.

Alla produzione del libro elettronico e alla sua distribuzione online hanno poi pensato Amazon e Sony Reader Store, che da subito hanno aderito al progetto di fund raising per il Giappone. Presto il libro sarà edito anche una versione cartacea, tradotto in inglese, tedesco, olandese e, ovviamente, in giapponese.

Un esempio di produzione dal basso, autonoma e indipendente, che ha trovato sul web, sui social network e, in particolare, su Twitter, delle piattaforme utili a mettere insieme idee, persone e strumenti di realizzazione. Un messaggio questo che rende bene l’idea delle reali potenzialità della rete, delle comunicazioni digitali ed elettroniche, che hanno irreversibilmente mutato il panorama dell’industria culturale, rendendo l’utente finale stesso un soggetto produttore e aggregatore di contenuti.