MOBILE DEVICE: ABI Research, ‘Femtocelle consentiranno maggiore integrazione tra smartphone e media player’

di Flavio Fabbri |

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Presto le femtocelle saranno utili per incrementare i livelli di sicurezza personali e della propria abitazione, ma soprattutto consentiranno ai nostri smartphone un miglior grado di integrazione con i media tablet e i media player più diffusi.

È quanto annunciato in un Report pubblicato ieri della società di ricerche ABI-Reserarch, nel quale sono mostrati ulteriori applicazioni delle femtocelle nei processi di comunicazione tra la nostra abitazione e i nostri device mobili. Un sistema di notifica via sms, infatti, ci consentirà di sapere sempre e in ogni momento dell’entrata a casa nostra di qualcuno, che siano i nostri figli o degli sconosciuti. Le femtocelle potrebbero essere anche in grado, a riguardo, di avvertire della presenza di soggetti nel raggio di alcuni metri dall’abitazione, quindi utili a prevenire furti o intrusioni nell’appartamento.

Tra le funzioni più interessanti, al momento allo studio, sicuramente quella che permette di sincronizzare i contenuti su mobile phone e televisione, o anche laptop e media player di varia natura. Il vantaggio, spiegano i ricercatori ABI-Research, è nel fatto che le femtocelle sono già ora in grado di ‘sentire’ o meno la presenza dell’utente in casa. Se questi è fuori, tale tecnologia può provvedere a tutta una serie di operazioni, dalla gestione dell’antifurto alla registrazione di programmi in tv.

Secondo ABI-Research, le femtocelle potrebbero in questo senso offrire agli operatori di telefonia mobile un grande vantaggio competitivo, soprattutto nei confronti del Wi-Fi e del GPS, in mercati come il Nord America e l’Asia.