Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali approva i risultati del primo trimestre 2006 e un nuovo finanziamento

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COMUNICATO STAMPA


Tiscali

Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali riunitosi in data odierna ha approvato i risultati del trimestre conclusosi il 31 marzo 2006. Il primo trimestre 2006, proseguendo l’andamento positivo dei trimestri precedenti, è stato caratterizzato dalla crescita degli utenti ADSL. Tale fenomeno ha rappresentato il principale fattore di crescita dei ricavi ed il miglioramento dei risultati economici.

Il Gruppo Tiscali, al 31 marzo 2006, con 211.000 nuovi clienti, raggiunge infatti oltre 1,9 milioni di utenti ADSL, di cui più di 435 mila utenti in accesso diretto sulla propria rete (in modalità unbundling – ULL), circostanza che permette un tendenziale significativo miglioramento della marginalità.

Il processo di focalizzazione nei mercati chiave e l’implementazione della rete unbundling ha reso possibile un ampiamento dell’offerta, ed in particolare dei servizi voce e a valore aggiunto. Sotto tale profilo, assume un significativo rilievo la performance registrata nel corso del primo trimestre 2006 dai servizi VoIP (voce su IP), con gli oltre 100 mila utenti raggiunti a fine marzo, consentendo al Gruppo Tiscali una presenza di rilievo anche nel segmento voce su IP. Nel primo trimestre 2006, il Gruppo Tiscali ha registrato ricavi consolidati per 202,7 milioni di Euro, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (173,8 milioni di Euro). In particolare, il rilevante ulteriore incremento degli utenti ADSL nel Regno Unito e la sostanziale accelerazione nella crescita degli utenti in Italia sono stati determinanti per la crescita dei ricavi del Gruppo.

Il primo trimestre 2006 per le società operative in Italia è stato caratterizzato da un significativo incremento della base utenti ADSL. Le attivazioni nette nel trimestre sono state circa 50 mila, portando gli utenti ADSL al 31 marzo 2006 a oltre 350 mila. Gli utenti in modalità ULL hanno raggiunto a marzo le 143 mila unità.

Il fatturato derivante dalla vendita di servizi ADSL/broadband (16 milioni di Euro, 43% dei ricavi accesso) mostra una significativa crescita del 40% rispetto al risultato di 11,4 milioni di Euro (36% dei ricavi accesso) registrato nel primo trimestre 2005. Tale performance positiva è stata resa possibile dalla crescita degli utenti attivi (+64%), risultato superiore alla crescita del mercato (linee attive). Il dato relativo agli utenti dial-up, pur in fisiologica diminuzione, rimane significativo, con una base utenti di circa 900 mila unità.

Nel complesso, i ricavi delle società operative in Italia ammontano a 51,7 milioni di Euro, essenzialmente relativi alla Tiscali Italia S.r.l., in crescita del 6% rispetto al dato registrato nel primo trimestre 2005 (49 milioni di Euro). Il trimestre ha visto una forte focalizzazione sui prodotti “double play”, a conferma della strategia di Tiscali che vede il rafforzamento anche nel segmento Voce. Il servizio VoIP ha ora raggiunto una base utenti di rilievo (circa 40.000), generando ricavi per oltre 1,2 milioni di Euro nel trimestre.

La controllata operante nel Regno-Unito (Tiscali UK) ha chiuso il primo trimestre 2006 registrando un incremento dei ricavi (100,4 milioni di Euro) del 43% rispetto al primo trimestre 2005 (70,4 milioni di Euro). Il fatturato generato dai servizi “broadband” ha registrato una performance di grande rilievo (+89%), sostenuta da una crescita delle linee attive pari al 116%, in un mercato che è cresciuto del 68%. Al 31 marzo 2006, gli utenti ADSL sono oltre 1 milione, con un incremento ‘netto’ degli utenti di oltre 150 mila rispetto alla fine dell’esercizio precedente. La straordinaria crescita degli utenti ADSL registrata nei trimestri passati continua anche nel 2006, tale da poter prevedere risultati di rilievo anche per l’intero esercizio 2006. La performance relativa al numero di utenti registrata nel trimestre, con ricavi di 60,5 milioni di Euro, 81% dei ricavi accesso (32,7 milioni di Euro, 61% dei ricavi accesso nel primo trimestre 2005), trova nell’adeguata offerta prodotto (ottimale rapporto prezzo-velocità) e negli investimenti di marketing mirati ed estremamente focalizzati sul prodotto ADSL, le sue principali motivazioni. Nell’ambito della propria strategia di ulteriore crescita e consolidamento della posizione competitiva, la controllata Tiscali UK sta proseguendo nel corso del 2006 gli investimenti nella rete di unbundling, iniziati nell’ultimo scorcio del precedente esercizio. In tale contesto si prevede, a partire dal secondo trimestre 2006, una significativa migrazione della clientela verso la modalità unbundling.

Per quanto riguarda l’andamento nel primo trimestre 2006 della controllata operante in Olanda (Tiscali BV) si segnala che i ricavi sono stati di circa 25,5 milioni di Euro, in crescita del 19% rispetto al primo trimestre 2005 (21,5 milioni di Euro su base proforma, al netto dei ricavi derivanti dagli utenti ADSL “resell-wholesale” ceduti a KPN). Gli utenti ADSL, per la loro totalità in modalità unbundling, sono oltre 265 mila, in crescita di oltre 15 mila unità rispetto alla fine del quarto trimestre 2005, con ricavi realizzati nello stesso periodo per 18,3 milioni di Euro (76% dei ricavi accesso), in crescita del 16% rispetto ai 15,8 milioni di Euro (69% dei ricavi accesso) del primo trimestre 2005. La crescita organica realizzata dalla controllata olandese, anche in termini di fatturato generato dai servizi a banda larga, è particolarmente positiva in considerazione del fatto che il mercato olandese è uno dei più maturi in Europa. Grazie alla diffusione della rete ULL, molto capillare sul territorio olandese, con una copertura delle famiglie pari al 60%, a fine marzo 2006 gli utenti che hanno sottoscritto un servizio “bundled” di dati e VoIP sono circa 43 mila, con ricavi nel trimestre per 1,4 milioni di Euro.

I risultati, in termini di ricavi realizzati al 31 marzo 2006 dalle controllate operative in Germania (Tiscali GmbH e Tiscali Business), si attestano a 19,1 milioni di Euro, in contrazione (-16%) rispetto ai 22,8 milioni di Euro registrati nel primo trimestre 2005. Nel trimestre i ricavi derivanti dai servizi ADSL sono stati di 7,2 milioni di Euro in contrazione rispetto al primo trimestre 2005 (8,4 milioni di Euro). A fine marzo, gli utenti ADSL sono circa 212 mila unità, di cui circa 20 mila hanno sottoscritto un servizio “bundled” di dati e VoIP. Le caratteristiche anche regolamentari del pur significativo mercato tedesco, che consentono l’offerta di servizi ADSL principalmente in modalità wholesale, continuano ad influenzare negativamente la performance di Tiscali in tale area geografica.

In tale scenario, sono peraltro iniziati i primi investimenti selettivi nella rete ULL, i cui effetti saranno oggetto di valutazione nei successivi periodi del corrente esercizio. Al 31 marzo 2006 i ricavi della controllata operante nella Repubblica Ceca ammontano a 3,6 milioni di Euro, il 2% dei ricavi del Gruppo, in contrazione del 24% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2005 (4,7 milioni di Euro), imputabile ad una diminuzione degli utenti dial-up rispetto l’esercizio precedente.

ACCESSO
Nel primo trimestre 2006, i ricavi accesso ammontano a 152,1 milioni di Euro e rappresentano il 75% del fatturato del Gruppo. Essi costituiscono il driver principale della crescita dei ricavi di Tiscali. Rispetto al primo trimestre 2005 (130,1 milioni di Euro) registrano una crescita del 17%.

Nell’ambito dei ricavi da accesso, è preponderante il peso del segmento ADSL/broadband, che rappresenta il 67% del totale. Nel trimestre, i ricavi ADSL ammontano infatti a 102,6 milioni di Euro, in forte crescita (+51%) rispetto al primo trimestre 2005 (68,1 milioni di Euro). L’incremento netto della base utenti ADSL attivati nel primo trimestre è stato di 211 mila, portando il numero totale degli abbonati al servizio ADSL al 31 marzo 2006 a oltre 1,9 milioni (+12% rispetto al 31 dicembre 2005), di cui oltre 435 mila in modalità unbundling.

I ricavi dial-up/narrowband (49,5 milioni di Euro, 33% dei ricavi accesso) nel trimestre risentono dell’inevitabile evoluzione della tecnologia che ha portato in particolare negli ultimi due esercizi ad una straordinaria crescita dei prodotti a banda larga, con una conseguente erosione fisiologica dei ricavi dial-up. Tali ricavi sono diminuiti del 20% rispetto al primo trimestre 2005 (62,1 milioni di Euro). Gli utenti attivi dial-up sono oltre circa 2,6 milioni. VOCE I ricavi voce nel trimestre ammontano a 23,8 milioni di Euro (12% dei ricavi totali), contro i 21,5 milioni di Euro registrati nel primo trimestre 2005. Va evidenziato che la contrazione dei ricavi derivanti da telefonia analogica (CPS), è stata compensata nel trimestre dalla crescente diffusione dei servizi VoIP (circa 100 mila utenti a fine marzo 2006) e dalla conseguente crescita dei ricavi da essa generati pari, nel trimestre, a circa 3 milioni di Euro. L’evoluzione del mercato di riferimento ha portato Tiscali a qualificare la propria offerta anche quale operatore di servizi voce su protocollo IP, linea di business che rappresenta uno dei principali fattori di crescita nel trimestre e punto essenziale nella strategia del Gruppo.

SERVIZI PER LE AZIENDE
Nel primo trimestre 2006, i ricavi derivanti dai servizi per le aziende si attestano a circa 14 milioni di Euro (7% dei ricavi totali) sostanzialmente stabili rispetto al dato registrato nel primo trimestre 2005 (14 milioni di Euro). Si segnala che i ricavi derivanti dai servizi alle imprese includono solo i servizi per l’utenza business (quali servizi di VPN, housing, hosting, domini e leased lines) mentre i ricavi da accesso ad Internet (sia dial-up, sia ADSL) generati da tale tipo di utenza sono stati classificati nei ricavi da accesso. Se si sommassero a tale linea di ricavi anche i ricavi generati dall’utenza business ADSL (21,6 milioni di Euro), attualmente classificati nel segmento Accesso, tale valore sarebbe pari a circa 35,6 milioni di Euro (17% dei ricavi).

MEDIA E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO
Al 31 marzo 2006 i ricavi da media e servizi a valore aggiunto sono stati di 10,8 milioni di Euro (5% dei ricavi), contro i 6,3 milioni di Euro (4% dei ricavi) dello stesso periodo dell’esercizio precedente. La significativa evoluzione del fatturato (+72%) è da attribuirsi principalmente ai contratti di partnership con i canali distributivi (Google in primo luogo) ed all’andamento del mercato pubblicitario ‘online’. La strategia del Gruppo considera come elemento importante la focalizzazione sui servizi a valore aggiunto, (VAS) e sull’offerta di contenuti. In tale ambito, nel corso del primo trimestre, è stato lanciato sul portale olandese il browser “Tiscali Kids”, ed è stata arricchita l’offerta di download di musica su tutti i portali del Gruppo. Risultato Operativo Lordo (EBITDA) Nel primo trimestre, il Risultato Operativo Lordo (EBITDA), prima degli accantonamenti a fondi rischi, svalutazioni e ammortamenti, è di 29,2 milioni di Euro, in miglioramento (+9%) rispetto alla performance realizzata nello stesso periodo dell’esercizio 2005 (26,9 milioni di Euro). Tale risultato è stato realizzato, pur in presenza di un incremento molto significativo degli investimenti di marketing, grazie alla positiva dinamica dei ricavi, nonché al controllo dei costi e dalle efficienze realizzate in tale ambito.

L’andamento dei costi variabili, grazie prevalentemente alla crescita della clientela ADSL nella modalità “unbundling” ed ai piani di miglioramento complessivo della dinamica dei costi diretti, ed in particolare di quelli di natura regolamentare (legati al ‘traffico’), ha consentito una buona performance in termini assoluti già a livello di Gross Margin (misura non riportata negli schemi di conto economico, in quanto non prevista dagli standard IAS/IFRS, ma fornita a titolo di ulteriore informazione), che nel primo trimestre 2006, è stato pari a 101,2 milioni di Euro, con un’incidenza sui ricavi del 50%.

Nella dinamica della profittabilità operativa, è evidente l’effetto della diminuzione dell’utenza e del fatturato narrowband, caratterizzato da un margine industriale di circa il 60%, non ancora pienamente compensato dalla migrazione in corso dell’utenza DSL dalla modalità di accesso indiretto (wholesale) a quella di accesso diretto (ULL) la cui contribuzione a livello di gross margin è pari all’80% circa del fatturato da essa generato.

I Costi Operativi indiretti nel trimestre si attestano a 72,5 milioni di Euro, in crescita del 12% in valore assoluto rispetto allo stesso periodo nel 2005 (64,5 milioni di Euro). L’incremento dei costi operativi indiretti è imputabile essenzialmente ai costi di marketing e di vendita. Il controllo della struttura degli altri costi indiretti ha consentito di assorbire tale dinamica con una conseguente diminuzione dell’incidenza dei costi indiretti nel loro complesso sui ricavi (36% nel 2006 contro il 37% nel 2005). I costi di marketing, che comprendono anche le spese di vendita, distribuzione e retention, nel primo trimestre 2006 sono pari a 31,4 milioni di Euro (16% dei ricavi), evidenziando un significativo incremento rispetto al dato registrato nel primo trimestre 2005 (22,9 milioni di Euro).

Gli investimenti effettuati sono stati principalmente destinati alla promozione dei prodotti ADSL nel Regno Unito e in Italia, ed hanno trovato un positivo riscontro in termini di risultati realizzati, così come risulta evidente dalla dinamica degli utenti nel corso del periodo. I costi del personale ammontano a 28,1 milioni di Euro, mantenendosi sostanzialmente costanti in valore assoluto rispetto ai 27,7 milioni di Euro del primo trimestre 2005, con un miglioramento in termini di incidenza degli stessi sui ricavi (dal 16% al 14%).

Il numero di dipendenti a fine marzo 2006 è di 1.944 unità. Gli altri costi indiretti ammontano nel trimestre a circa 13,0 milioni di Euro, in contrazione (-7%) rispetto al dato di 13,9 milioni di Euro del primo trimestre dell’esercizio precedente, con una parallela diminuzione in termini di incidenza degli stessi sui ricavi (dall’8% al 6%).

Risultato operativo (EBIT) Nel primo trimestre 2006, il Risultato Operativo (EBIT) è negativo per 12,1 milioni di Euro, evidenziando un marcato miglioramento (+14%) rispetto al dato negativo di 14,1 milioni di Euro del primo trimestre 2005. Tale performance è stata realizzata grazie al significativo incremento della redditività operativa lorda e nonostante l’incidenza degli ammortamenti. Al 31 marzo 2006, gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono stati pari a 36,3 milioni di Euro rispetto ai 35,0 milioni di Euro registrati nel primo trimestre 2005. Il dato è riconducibile ai significativi investimenti effettuati nel corso del trimestre per lo sviluppo della rete “unbundling” e dell’offerta di servizi ADSL (costi del modem e costi di attivazione) in particolare nel Regno Unito e Italia.

Gli accantonamenti a fondi rischi e le svalutazioni (unitamente ad alcuni costi di ristrutturazione) sono stati circa 5 milioni di Euro, contro i 5,9 milioni di Euro registrati nel primo trimestre 2005. Il dato del primo trimestre 2006 si riferisce, per circa 4 milioni di Euro, agli accantonamenti a fronte di perdite su crediti ed assume natura fisiologica (2% circa dei ricavi). Il dato appare significativo ed indice di una razionalizzazione della gestione anche sotto il profilo del controllo della qualità del portafoglio della clientela e della gestione dei rischi su contenziosi.

Risultato operativo per area geografica nel primo trimestre 2006
L’Italia chiude il trimestre al 31 marzo 2006 con un risultato operativo lordo, prima degli ammortamenti e svalutazioni di 6,9 milioni di Euro (13% dei ricavi). Questo dato, in contrazione rispetto al dato registrato nell’esercizio precedente (8,9 milioni di Euro – 18% dei ricavi) sconta i rilevanti investimenti in marketing a sostegno della diffusione dei servizi ADSL (8,6 milioni di Euro), che registrano un incremento molto significativo (170%) rispetto ai costi sostenuti nel primo trimestre del precedente esercizio. Il risultato operativo, negativo per 2,1 milioni di Euro, evidenzia una sostanziale coerenza, a fronte infatti del dato negativo di 0,6 milioni di Euro del primo trimestre 2005.

Il risultato operativo lordo realizzato da Tiscali UK (Regno Unito) nel primo trimestre 2006 è positivo per 15,7 milioni di Euro e pari al 16% dei ricavi (12,2 milioni di Euro nel primo trimestre 2005, sostanzialmente stabile l’incidenza sui ricavi). Il risultato operativo, al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni, è negativo per 3,9 milioni di Euro (negativo per 2 milioni di Euro nello stesso periodo dell’esercizio precedente). La controllata inglese è stata in grado di realizzare una buona performance economica, pur avendo sostenuto rilevanti costi di marketing e maggiori ammortamenti, a sostegno della crescita estremamente significativa realizzata in termini di utenti e ricavi nel corso del periodo e degli investimenti realizzati per l’implementazione della rete ULL.

Al 31 marzo 2006 l’Olanda, continua a registrare un positivo risultato operativo lordo (10,1 milioni di Euro, pari al 40% dei ricavi) in miglioramento rispetto al risultato positivo di 6,8 milioni di Euro (28% dei ricavi) del primo trimestre 2005. Il risultato operativo è positivo per 3,4 milioni di Euro, contro un risultato operativo negativo di 2,2 milioni di Euro nello stesso periodo del 2005.

La riduzione dei volumi di ricavi realizzati in Germania ha determinato una contrazione del risultato operativo lordo e del risultato operativo. A fine marzo 2006, il risultato operativo lordo, pur positivo per 1,1 milioni di Euro (6% dei ricavi), è inferiore a quello realizzato al 31 marzo 2005 (positivo per 2,8 milioni di Euro). Il risultato operativo rimane negativo per 2,8 milioni di Euro, contro gli 0,9 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2005.

Nel primo trimestre 2006, la Repubblica Ceca registra un sostanziale equilibrio, con un risultato operativo lordo positivo per 0,4 milioni di Euro (1% dei ricavi), in linea con quello realizzato al 31 marzo 2005 (positivo per 0,4 milioni di Euro). Il risultato operativo è negativo per 0,7 milioni di Euro, rispetto al risultato negativo per 0,1 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2005.

Risultato prima delle imposte
Il risultato prima delle imposte delle attività in funzionamento (‘continuing operations’) nel primo trimestre 2006, dopo le componenti finanziarie, è negativo per 19,1 milioni di Euro, rispetto alla perdita di circa 23 milioni di Euro del primo trimestre 2005, evidenziando un rilevante miglioramento. Risultato netto Il Gruppo Tiscali chiude il primo trimestre 2006, con una perdita netta di 19,3 milioni di Euro rispetto alla perdita netta di 13,7 milioni di Euro registrata nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Se non si considera il risultato delle attività cedute e/o destinate alla cessione (‘discontinuing operations’) che, nel primo trimestre 2006 è stato positivo per 0,1 milioni di Euro ed essenzialmente riferito alle controllate spagnole e nel primo trimestre 2005 era stato di 9,2 milioni di Euro, imputabile alle plusvalenze derivanti dalle cessioni delle controllate operanti in Sud Africa e Danimarca e dall’andamento operativo delle controllata francese, il risultato netto si riduce da una perdita di 22,9 milioni di Euro nel primo trimestre 2005 a una perdita di 19,4 milioni di Euro nel primo trimestre 2006.

Situazione finanziaria Al 31 marzo 2006, il Gruppo Tiscali può contare su disponibilità liquide per 17,3 milioni di Euro, a fronte di una posizione finanziaria netta alla stessa data negativa per 313,6 milioni di Euro (290 milioni di Euro al 31 dicembre 2005), con un incremento del debito netto di circa 24 milioni di Euro.

La variazione delle disponibilità liquide del primo trimestre 2006, comprensiva degli oneri finanziari, è stata negativa per circa 12,7 milioni di Euro. Il risultato del primo trimestre è stato principalmente influenzato dai rilevanti investimenti effettuati (45,8 milioni di Euro) per lo sviluppo della base clienti e dell’infrastruttura di rete “unbundling’, nonché dagli oneri finanziari (2,4 milioni di Euro).

Investimenti L’estensione della rete unbundling ed i conseguenti investimenti operativi relativi alla connessione ed attivazione dei nuovi clienti ADSL hanno generato nel trimestre investimenti per circa 45,8 milioni di Euro, di cui 37,1 milioni di Euro imputabili a investimenti in beni immateriali e circa 8,7 milioni di Euro in investimenti di immobilizzazioni materiali.

Gli investimenti in beni immateriali sono prevalentemente relativi ai costi connessi con l’attivazione della clientela ADSL, nonché all’accensione di contratti di IRU (Indefeasible Rights of Use), inerenti l’acquisto di diritti per l’utilizzo di reti e capacità, mentre quelli relativi a beni materiali si riferiscono essenziamente allo sviluppo della rete unbundling, comprensivi delle relative apparecchiature. In particolare, 25,5 milioni di Euro si riferiscono agli investimenti di infrastruttura di rete ULL e 20 milioni di Euro circa ai costi relativi all’attivazione della clientela ADSL.

Tali investimenti hanno consentito di raggiungere ed attivare 53 siti nel Regno Unito, circa 440 siti in Italia e convertire ad ADSL 2+ l’attuale infrastruttura in Olanda. Nuove fonti di finanziamento Estensione della linea di finanziamento Silverpoint E’ stato raggiunto un accordo con Silver Point Finance LLP per l’incremento del finanziamento senior garantito nei confronti del Gruppo Tiscali di 70 milioni di Euro rispetto alla linea concessa nell’agosto 2005, portando la linea complessiva a 220 milioni di Euro, di cui 50 milioni di Euro già erogati lo scorso agosto 2005. L’utilizzo della linea residua di 170 milioni di Euro, con scadenza a tre anni dall’erogazione, è principalmente finalizzato al rimborso dell’obbligazione Equity-Linked in scadenza nel settembre 2006.

Il tasso iniziale è stato fissato a Euribor +800 punti base, coerentemente con le condizioni di mercato e con l’aumentata esposizione creditizia di Silver Point nei confronti del Gruppo. Il pacchetto di garanzie include un pegno sulle azioni delle società operative del Gruppo.

Aumento di capitale per l’esercizio della clausola di conversione parziale dell’obbligazione Equity-Linked 2006
Il Consiglio di Amministrazione di Tiscali ha altresì deliberato la convocazione di una Assemblea degli Azionisti prevista per il 20 giugno p.v. in prima convocazione, che sarà chiamata ad approvare un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione per un massimo di circa 27,7 milioni di azioni (pari a circa il 7% del capitale). Detto aumento, da eseguirsi a valore di mercato e da destinarsi esclusivamente ai detentori delle obbligazioni Equity-Linked, troverebbe esecuzione a settembre 2006, data di scadenza delle obbligazioni.

L’esecuzione dell’aumento di capitale consentirebbe pertanto a Tiscali di rimborsare il prestito obbligazionario Equity-Linked alla scadenza non soltanto tramite cassa, ma anche mediante azioni Tiscali S.p.A., utilizzando l’opzione prevista dal regolamento dell’obbligazione (‘Soft mandatory clause’). Ai prezzi correnti, la parte delle obbligazioni da rimborsarsi in azioni sarebbe pari a circa 80 milioni di Euro, in cassa a circa 130 milioni di Euro.

Allo scopo di predefinire il valore dell’aumento di capitale, il Gruppo Tiscali potrebbe mettere in atto operazioni di copertura del rischio di oscillazione del prezzo del titolo, nel cui ambito gli azionisti principali metterebbero a disposizione titoli in prestito. “Il nuovo finanziamento, strutturato da Silver Point, è coerente con la forte accelerazione dello sviluppo della banda larga, che, nell’ultimo anno, ha visto una crescita del 60% dell’utenza DSL e oltre 170 milioni di Euro di investimenti.

La raccolta di nuovo capitale di debito e di rischio, sostanzialmente in egual misura, consente di rispettare i nostri impegni con il mercato garantendoci la necessaria flessibilità operativa a breve”, commenta Tommaso Pompei, CEO del Gruppo Tiscali.