Instant Meeting. Liberalizzazione del mercato, adeguamento delle regole, ruolo della Ricerca. L’introduzione di Enrico Manca

di di Enrico Manca (Presidente Isimm) |

L'apertura di Enrico Manca, presidente Isimm, all'Instant Meeting organizzato da Isimm e Key4biz il 4 luglio a Roma, incontro tra la industry italiana dell'ICT e il Ministro Paolo Gentiloni, accompagnato dai Sottosegretari Luigi Vimercati e Giorgio Calò

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Enrico Manca

Ringrazio il Ministro Paolo Gentiloni per aver accolto il nostro invito e i sottosegretari Giorgio Calò e Luigi Vimercati per la loro presenza. Ringrazio altresì i vertici delle aziende che hanno accolto l’invito di ISIMM e Key4biz per questa iniziativa innovativa nella forma e mi auguro anche nella sostanza che nasce da una consapevolezza: il settore delle telecomunicazioni e quello delle tecnologie informatiche (ICT) continuano a svilupparsi nei Paesi Ocse ad un tasso superiore a quello delle rispettive economie; ed è prevedibile che ancora per i prossimi 5,10 anni da ciò dipenderà buona parte della crescita della capacità competitiva dei nostri sistemi economici. 

E’ possibile, e a quali condizioni, che l’industria delle telecomunicazioni e delle tecnologie informatiche continui, anche per il prossimo decennio, a produrre effetti virtuosi sul resto dell’economia? La risposta è essenziale per il futuro dell’economia italiana e di quello dell’Unione Europea.

Il contributo dell’ICT alla crescita della produttività dell’Europa “a quindici” negli ultimi venti anni è stato nell’ordine dell’1% su base annua. La crescita della produttività media dell’economia europea nel periodo considerato si è dimezzata passando dal 2% all’1%, mentre nello stesso periodo negli Stati Uniti è quasi raddoppiato .

E’ quindi essenziale chiedersi come fare un uso più efficiente delle tecnologie ICT e dei servizi da esse generabili, per provare a recuperare i livelli di produttività persi.

L’esperienza americana indica che questa possibilità è connessa ad almeno tre politiche complementari:

  1. la liberalizzazione del mercato dei servizi, dei prodotti e del lavoro;

  2. la riforma dell’attuale quadro regolamentare ed antitrust della “vecchia”, ma ancora profittevole, industria delle telecomunicazioni e delle televisioni, per favorire lo sviluppo della nuova industria dei servizi convergenti di comunicazione elettronica;

  3. forte priorità alla ricerca e sviluppo per consentire innovazione nella produzione e uso dell’ICT.

Un processo di radicale cambiamento della vecchia industria delle telecomunicazioni fisse e mobili e di quella audiovisiva è prevedibile che raggiunga la sua maturità non prima dei prossimi 3/5 anni.

Per quanto riguarda il governo tale cambiamento deve essere sostenuto e favorito con adeguate politiche pubbliche essendo esso di fondamentale importanza per le prospettive di crescita dell’economia italiana ed europea.

Per quanto riguarda le aziende il problema è quello di identificare e quantificare gli investimenti necessari perché il sistema funzioni e, soprattutto, individuare un modello di business che consenta una equa ripartizione del ritorno economico fra tutte le sue attuali componenti, senza peraltro disincentivare l’ingresso sul mercato di nuovi soggetti.

Mi auguro che dall’incontro di oggi sia pur nei limiti di tempo e non solo di tempo di questo “instant meeting” possano scaturire indicazioni importanti per le aziende e per il Governo.

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Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006