Video streaming in Ultra HD: Corea del Sud, Giappone e Hong Kong guidano l’avanzata del 4K

di Raffaella Natale |

Corea del Sud, Giappone e Hong Kong guidano l’avanzata del video streaming in Ultra HD. Secondo Akamai, l’11% delle case del mondo è pronto per il 4K su banda larga.

Mondo


4K

L’Ultra Alta Definizione procede a grandi passi e c’è già chi è partito con lo streaming video in 4K come Netflix che ha usato questa tecnologia per la seconda stagione della serie ‘House of Cards’.

Un business interessante che ha raccolto subito l’interesse degli operatori broadband dell’Asia-Pacifico.

Nel Rapporto di Akamai sullo Stato di Internet vengono individuate le aree geografiche in grado di supportare l’Ultra HD su banda larga.

Dai dati raccolti, si rileva che i paesi più pronti per la trasmissione video in Ultra HD sono Corea del Sud, Giappone e Hong Kong.

Akamai, considerando la velocità delle connessioni a banda larga, ritiene che la Corea del Sud abbia fatto da apripista con il 60% delle famiglie 4K-ready, seguita dal Giappone con il 32% e Hong Kong con il 26%.

Gli Stati Uniti si piazzano al 13% posto della classifica con solo il 17% delle abitazioni in condizioni di fruire del video streaming in Ultra HD. Il Canada è al 17° posto con il 13% dei collegamenti 4K-ready.

 

Il 4K in Europa

Alcuni Paesi europei, come Svizzera, Olanda e Svezia, si posizionano meglio dell’America del Nord.

Ricordiamo che il 4K necessita generalmente di un’ampiezza di banda pari a 10-20 Mbps.

Nei primi tre mesi del 2014, si rileva che Svizzera, Olanda e Svezia hanno avuto più di un quinto di connessioni superiori a 15 Mbps e sarebbero pronte per il 4K. Ma a dominare la classifica sono i Paesi dell’Asia-Pacifico.

 

Contenuti in 4K

Secondo Akamai, l’11% delle abitazioni broadband del mondo sarebbero pronte per il video streaming in Ultra Alta Definizione.

Ovviamente i risultati non considerano alcuni fattori essenziali per lo sviluppo del 4K, come la disponibilità di contenuti e televisori adatti al nuovo formato e dei player attualmente impegnati su questo segmento di mercato, come per esempio Eutelsat da tempo in prima linea per l’Ultra HD su satellite (Video Intervento).

Alcuni fornitori di contenuti, come appunto Netflix e pure Amazon, DirecTv o Comcast, stanno già lavorando a servizi streaming in 4K. Accanto a loro, si stanno muovendo anche i leader dell’elettronica di largo consumo.

Samsung e Sony stanno già investendo nella produzione di nuovi televisori e media player adatti a ricevere il 4K.

 

Nel 2018, il 4K rappresenterà l’11% del traffico online

Secondo le previsioni dell’industria, a differenza dei televisori 3D, che non hanno registrato un grande successo, l’Ultra HD sarà ampiamente accolto dal pubblico nel prossimo decennio.

Cisco Systems, nell’ultimo Visual Networking Index, stima che i video in 4K rappresenteranno l’11% del traffico internet entro il 2018 contro lo 0,1% dello scorso anno, e che broadcaster, fornitori di video online e pay tv abbracceranno il nuovo standard.