Yahoo si prende anche Blink. Prosegue lo shopping mobile di Marissa Meyer

di Alessandra Talarico |

Come succede ai suoi messaggi, Blink sparirà dopo l’acquisizione dagli app store Apple e Android: i 7 membri dello staff saranno inglobati in Yahoo e lavoreranno allo sviluppo degli strumenti di comunicazione mobile del portale americano.

Stati Uniti


Marissa Mayer

Yahoo! continua la sua corsa alle acquisizioni prendendo il controllo di Blink, un’app molto simile alla più famosa Snapchat e che permette di inviare messaggi audio e video che scompaiono dopo qualche istante.

Un’acquisizione che permette al gruppo di Marissa Mayer di mettere un piede in un settore, quello della messaggistica, in pieno fermento. App come Snapchat, Instagram, Vine, WhatsApp, Line stanno registrando un grande successo, soprattutto tra i più giovani, in fuga dai social network come Facebook e Twitter ormai frequentati da troppi adulti.

 

Non a caso, Facebook ha recentemente messo a segno due importantiacquisizioni nel settore:  quella, stratosferica, (da 19 miliardi di dollari) di Whatsapp e quella di Instagram. Qualche tempo prima tentato di mettere le mani su Snapchat, offrendo 3 miliardi di dollari. Ma l’offerta è stata rifiutata.

Il gigante giapponese dell’eCommerce Rakuten ha sborsato invece 900 milioni di dollari per comprare Viber, un’altra app di messaggistica mobile.

 

Come succede ai suoi messaggi, Blink sparirà dopo l’acquisizione dagli app store Apple e Android: i 7 membri dello staff saranno inglobati in Yahoo e lavoreranno allo sviluppo degli strumenti di comunicazione mobile del portale americano, con particolare focus sul mobile.

 

Blink è stato creato da Meh Labs, fondata dagli ex dipendenti Google Kevin Stephens e Michelle Norgan. Inizialmente i due si erano concentrati sui servizi location-based con Kismet, ma intuendo il cambiamento di tendenze del pubblico hanno poi virato sulla messaggistica istantanea.

 

Il montante dell’operazione non è stato reso noto, ma l’operazione rientra nella strategia della Mayer che, arrivata al timone di Yahoo nell’estate del 2012, ha approntato il cambiamento di rotta dell’azienda attraverso una serie di acquisizioni tra cui anche quella di Tumblr per 1,1 miliardi di dollari.

Una strategia che comincia a dare i suoi frutti, dato che nel primo trimestre la società è riuscita a invertire la tendenza e a registrare il primo aumento del fatturato dal 2011.