Furti d’identità, scatta l’allarme: i giovani il bersaglio più colpito

di Paolo Anastasio |

Secondo stime del Pew Research Center e della Consumer Federation of America, i giovani sono il bersaglio più esposto ai furti d’identità. Pesa il tempo che trascorrono online e la scarsa consapevolezza dei rischi che corrono mentre navigano in Rete.

Stati Uniti


Hacker

Da mesi gli esperti di sicurezza lanciano l’allarme sui furti d’identità, una piaga digitale che riguarda indistintamente gli internauti di tutto il mondo. Negli Usa i dati sono preoccupanti: secondo stime del Pew Research Center i dati sono preoccupanti: a marzo del 2014 il 18% dei navigatori adulti, l’11% in più rispetto al luglio del 2013, ha subito gravi furti di informazioni personali: nelle maglie dei cyber criminali sono finiti i numeri della Social Security (previdenza sociale), conti bancari e numeri di carta di credito.

 

“L’enorme quantità di dati personali installati su computer, laptop, tablet e smartphone, questi dispositivi sono degli obiettivi privilegiati per i ladri di d’identità”, dice Susan Grant, Director Consumer Protection della Consumer Federation of America (CFA), aggiungendo che “è fondamentale precndere delle banali precauzioni, come ad esempio proteggere gli account personali con password difficili da individuare e non concludere transazioni finanziarie su reti Wi-Fi pubbliche”.

 

Ma a correre i maggiori rischi di furti online sono i giovani internauti. “I ragazzi passano moltissimo tempo online e non sembrano consapevoli dei rischi che corrono per se stessi e per gli altri – aggiunge Grant – il rischio di danni personali enormi arriva dal semplice rischio di un hacker che entra nel tuo profilo di social network, che può postare foto imbarazzanti di chiunque”.

 

Secondo le ultime stime di Pew Research, il 15% degli adulti fra 18 e 29 anni ha subito il furto di dati personali online, il doppio rispetto al 7% del luglio del 2013. Gli adulti fra i 50 e i 64 anni sono ancor più esposti a furti di dati online, con il 20% degli intervistati che è stato attaccato rispetto all’11% del luglio del 2013.

 

Nell’ultimo periodo natalizio, sono stati rubati i numeri di 40 milioni di carte di credito negli Usa e circa la metà dei consumatori potrebbe aver subito il furto quanto meno dell’indirizzo email.

Il 33% dei consumatori ha detto che cambierebbe negozio o fornitore se quest’ultimo fosse vittima di un furto di dati. Lo stesso vale per gli studi medici: in caso di furto di dati, il 30% dei pazienti sarebbe pronto a cambiare dottore.