Pagamenti elettronici in Italia, obbligo di POS soltanto per chi fattura più di 200 mila euro

di Paolo Anastasio |

Il decreto pubblicato in gazzetta ufficiale prevede l'obbligo di Pos e di accettazione dei pagamenti online per acquisiti superiori a 30 euro soltanto per le aziende e i professionisti che fatturano più di 200 mila euro.

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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto interministeriale sui pagamenti elettronici, emanato di concerto dai ministri dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e dal collega dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni. “Con questo provvedimento si dà ulteriore attuazione ai programmi dell’agenda digitale, favorendo i consumatori nei loro acquisti attraverso una più ampia diffusione della moneta elettronica e garantendo maggiore tracciabilità per le transazioni con imprese e professionisti”, ha detto Zanonato.

 

L’obiettivo del provvedimento, sottolinea il Mise, è “favorire i consumatori nei pagamenti, ridurre l’uso del contante per accrescere tracciabilità e sicurezza delle transazioni”, aggiunge Zanonato.

 

Il decreto riguarda le modalità di accettazione obbligatoria delle carte di debito come modalità di pagamento per l’acquisto di beni, servizi e prestazioni professionali che scatta sopra la soglia dei 30 euro. Il decreto inoltre apre all’utilizzo di tecnologie alternative al Pos (Point of sale) per l’accettazione dei pagamenti, in particolare ai pagamenti via Internet. In altre parole, il Pos non è obbligatorio in presenza del canale online come alternativa per i consumatori e soprattutto non è obbligatorio per le aziende e i professionisti che fatturano meno di 200 mila euro, che sono la maggioranza.

 

In una prima fase, fino al 30 giugno 2014, “l’obbligo di accettazione varrà solo per le attività commerciali o professionali di maggiore dimensione, ossia quelle aventi un fatturato superiore a 200 mila euro (si fa riferimento a quello dell’anno precedente, quindi al 2012)”. 

In una seconda fase, è previsto che “entro i novanta giorni successivi all’entrata in vigore di questo decreto, possano essere definite nuove soglie minime di importo e nuovi limiti minimi di fatturato” inferiori ai 200 mila euro di fatturato. Ma qui non si parla di alcun obbligo, perché non è detto che il secondo decreto venga emanato. 

 

“Si potrà anche prevedere l’estensione dell’obbligatorietà di pagamento agli strumenti di pagamento basati su tecnologie mobili”, precisa il decreto.