Telefonica: utili in discesa del 9%. Sostegno al piano Telecom Italia

di Alessandra Talarico |

Centrato l’obiettivo sulla riduzione dell’indebitamento, riportato con tre mesi di anticipo sotto la soglia dei 47 miliardi. Dal CFO Angel Vila sostegno al piano della società italiana.

Spagna


Cesar Alierta

Telefonica sostiene pienamente il nuovo piano Telecom Italia per il 2014-2016: l’attestazione di fiducia arriva dal direttore finanziario Angel Vila che conferma l’investimento di 103 milioni di euro nel prestito obbligazionario emesso dal gruppo.

“Abbiamo partecipato al bond convertendo. Pensiamo sia importante dare stabilità alla compagnia”, ha affermato Vila nella conference call seguita alla presentazione dei risultati del gruppo spagnolo, salito a fine settembre al 66% di Telco, la holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia e con la possibilità di arrivare a breve al 70%.

“Siamo interessati a creare valore e a sostenere il management” di Telecom Italia, ha detto ancora Vila, sottolineando che Telefonica è “un azionista stabile e fedele di Telecom e sostiene il piano. Pensiamo – ha precisato – vada nella giusta direzione”.

 

Quanto ai conti del gruppo spagnolo, i primi nove mesi si sono chiusi con un utile netto di 3,145 miliardi di euro (in calo del 9%) su ricavi in calo dell’8,4% a 42,626 miliardi. L’utile operativo prima di svalutazioni e ammortamenti è diminuito del 10,7% a 14,1 miliardi di euro. L’utile, che batte comunque il consensus degli analisti, risente della debolezza del mercato domestico (dove i ricavi sono scesi del 14% nei primi nove mesi) nonché della svalutazione delle monete sudamericane (il bolivar venezuelano, il real brasiliano e il peso argentino).

 

Centrato, inoltre, e con tre mesi di anticipo, l’obiettivo di riportare il debito sotto la soglia dei 47 miliardi: l’indebitamento si attesta, precisamente a 46,1 miliardi dai 49,8 miliardi di giugno.

Includendo le operazioni compiute dopo il 30 settembre, sottolinea il gruppo, l’indebitamento sarebbe di 44,6 miliardi.

 

Nonostante i risultati in calo, il presidente Cesar Alierta intravede i “primi segnali di ripresa” per il business, grazie all’aumento dei clienti ad alto valore, che rendono la crescita ‘più sostenibile’.

 

La società iberica, che ha sul tavolo anche il nuovo piano di Telecom Italia (Leggi articolo key4biz), ha versato il primo dividendo in 18 mesi e martedì ha concluso la cessione della divisione ceca per 2,5 miliardi di euro, nell’ambito di una strategia volta a rifocalizzare il business su mercati a forte crescita come la Germania (dove ha acquisito l’operatore E-Plus da KPN) per dipendere meno dal mercato nazionale.