Diretta via satellite, Cristiano Benzi (Eutelsat): ‘All’IBC di Amsterdam, i primi a trasmettere live in Ultra HD’

di Raffaella Natale |

Massimo Bertolotti (Sky Italia): ‘Stiamo lavorando sul 4K assieme ad aziende che fanno della qualità il loro marchio di fabbrica. La data più plausibile per avere un ecosistema completo sarà il 2016’.

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Cristiano Benzi

Una delle nuove sfide della televisione è sicuramente la possibilità di riuscire a trasmettere un evento dal vivo in diretta via satellite. Una missione sulla quale da tempo Eutelsat sta impiegando le proprie energie e risorse per riuscire a fornire servizi sempre a passo con i tempi e con le esigenze dei broadcaster e dei telespettatori.

E proprio in occasione del salone hi-tech IBC 2013, che si è tenuto nei giorni scorsi ad Amsterdam, è avvenuto il grande lancio con la presentazione della prima trasmissione in diretta via satellite di un evento dal vivo attraverso la tradizionale catena di contribuzione del segnale televisivo. In squadra con Eutelsat importanti aziende del settore come Sky Italia, Ericsson, Globecast e Newtec (Leggi Articolo Key4biz).

 

Grande soddisfazione da parte di Cristiano Benzi, Director Business Unit Video and Broadcasting Eutelsat, che a SatCafé, il digital magazine di Eutelsat Italia che sarà pubblicato venerdì 4 ottobre su www.eutelsat.it, ha tenuto a precisare: “Molte aziende all’IBC hanno vantato dimostrazioni di trasmissioni cosiddette live in Ultra HD. A parte il fatto che qualcuno ha un concetto un po’ sui generis di evento “live”, penso di poter dire che siamo stati i primi a mostrare all’IBC delle immagini Ultra HD 4K di un evento ripreso e trasmesso in diretta, quello che per noi è il vero significato di evento LIVE“.

 

Benzi ha voluto sottolineare che la dimostrazione “è stata effettuata con la tecnologia oggi esistente, ed in particolare con un mezzo mobile per contribuzione satellitare del tutto ‘tradizionale’. Quindi un’antenna di 1.5 metri ed un amplificatore di 400 watt sono stati sufficienti a trasmettere da Misano Adriatico 90 mbit in modulazione DVBS2 standard per un segnale Ultra HD 4K con qualità da studio”.

 

Il manager di Eutelsat ha spiegato che “la compressione è stata effettuata in Mpeg4 avc, qualità studio 4:2:2 a 10 bit a 60 frames progressivi al secondo. Nonostante l’HEVC cominci ad essere presente, l’Mpeg4 avc resta al momento l’unico standard di compressone che consente la contribuzione verso la regia di segnali HD ed UltraHD di qualità ‘studio’“.

 

Il test è stato realizzato dall’autodromo di Misano Adriatico a margine di una tappa della Moto GP. La trasmissione del segnale, effettuata per tre giorni consecutivi, è durata più di nove ore ogni giorno.

 

Massimo Bertolotti, Head of Innovation and Engineering di Sky Italia, ha commentato sempre a a SatCafé: “Stiamo lavorando sul 4K assieme ad aziende che fanno della qualità il loro marchio di fabbrica al fine di dare all’utente un ‘nuovo punto di visione’ dopo l’SD e l’HD. Nel 2006, all’esordio dell’HD, avevamo cominciato a parlarne due anni prima. E adesso siamo ancora in una fase iniziale dove tutti stiamo cercando di capire qual è il miglior setting e come fare da traino per standardizzare gli strumenti. Solo sperimentando riusciamo a capire cosa manca”.

 

Per la prima volta, ha commentato Bertolotti, “è stata fatta una lunghissima diretta in Ultra HD con un’ottima resa, a fronte di riprese realizzate in diverse condizioni climatiche e di luce. Tutti hanno constatato che le immagini erano belle quanto quelle post prodotte, anche nel caso delle moto in movimento”.

Tuttavia, ha precisato Bertolotti, “Da qui a dire che Sky Italia è pronta ad aprire un canale in Ultra HD ce ne passa. Siamo talmente agli albori che è difficile fare una previsione sulla tempistica di sviluppo. Sky continua a lavorare per capire quando questa tecnologia potrà essere disponibile per il pubblico e per non farsi trovare impreparata“.

Secondo Bertolotti, il 2014 sarà ancora un momento di test: “Presumibilmente si procederà con singoli eventi che avranno vita propria. Per molti la data più plausibile per avere un ecosistema completo, e quindi poter avere contenuti in maniera completa e corretta, sarà il 2016”.

 

Alessandro Alquati, Head of Global Contribution Globecast, ha ribadito a SatCafé che per l’evento è stato costituito “un team di eccellenza ed è stato un grande onore lavorare con persone di alto profilo professionale“.

Misano – ha aggiunto Alquati – è stata solo la prima tappa. Stiamo già lavorando a nuovi progetti, su altri tipi di contenuti”.

“L’obiettivo – ha concluso Alquati – è di realizzare delle trasmissioni rivolte ad un’audience più vasta mirando ad un palco scenico più ampio come una piazza o una sala, in occasione di eventi importanti”.