Nokia: la fine di un’era? Se ne va oltreoceano un altro simbolo dell’Europa hi-tech

di Alessandra Talarico |

Basterà l’acquisizione di Nokia a trasformare Microsoft in una mobile company? La società dovrà ora invertire la tendenza riportando i cellulari della casa finlandese in vetta alle preferenze di un pubblico ormai sempre più smartphone-dipendente.

Finlandia


Lumia

Con i Pc che continuano a perdere terreno nei confronti di tablet e smartphone in molti hanno definito ‘inevitabile’ la svolta di Microsoft, che ha appena annunciato l’acquisizione della divisione cellulari di Nokia per dare vita alla terza piattaforma mobile più importante del settore, dopo Apple e Google.

Un annuncio che ha sconvolto la Finlandia, così dipendente dall’azienda da venire spesso definita ‘Nokialand‘, nonostante i tentativi dei vertici dei due gruppi di rassicurare il paese sulle conseguenze dell’operazione a livello occupazionale. Un’operazione che segna anche la fine di un’epoca per l’Europa visto che Nokia, grazie anche allo standard GSM, è stata per oltre un decennio il simbolo dell’industria hi-tech del Vecchio Continente.

Anche se ormai da tempo il grosso della produzione è stato delocalizzato in paesi con manodopera a più basso costo, Stephen Elop, il primo non finlandese chiamato a guidare l’azienda nel periodo più nero della sua storia, ha sottolineato che i finlandesi devono essere “fieri di quello che Nokia ha fatto negli ultimi 150 anni. Un orgoglio che è stato per noi fonte di ispirazione”, garantendo che nonostante la svolta saranno sempre i finlandesi a ‘inventare’ i nuovi cellulari. “Questo lavoro continuerà qui in Finlandia: restiamo qui per vincere”, ha assicurato.

 

La notizia, in effetti, ha fatto balzare il titolo Nokia, che nel pomeriggio a Helsinki segna un più 41% a 4,18 euro, mentre il titolo del colosso di Redmond cede in apertura il 4,4% a 31,93 dollari.

Comincia ora, difatti, la fase più critica: Microsoft dovrà dimostrare di essere capace di invertire la tendenza e riportando i cellulari della casa finlandese in vetta alle preferenze di un pubblico ormai sempre più smartphone-dipendente. Basterà l’acquisizione di Nokia a trasformarla in una mobile company? Si vedrà. Certo è che, grazie a Nokia e al successo dei Lumia, nell’ultimo trimestre Windows Phone ha superato le vendite di BlackBerry, piazzandosi al terzo posto dopo iOs e Android e realizzando il maggior incremento annuale (+77%) nella top 5 delle principali piattaforme smartphone.

La quota di mercato di Windows Phone (3,7%) resta comunque molto distante da quella di Android (79,3%) e iOs (13,2%) anche se nel nostro Paese – sempre secondo dati IDC – Nokia ha registrato un incremento delle vendite del 17% rispetto allo scorso anno, confermandosi come secondo vendor dietro Samsung ma davanti a Apple.

Gli analisti rivelano quindi che il 40% dei Lumia sono stati venduti nel Regno Unito dove si è registrato un incremento del 100% su base annuale.

Complessivamente, nei paesi dell’Europa occidentale, Nokia ha venduto nel corso del secondo trimestre 1,8 milioni di Windows Phones, 200 mila in più rispetto ai tre mesi precedenti, ma meno dei 2 milioni venduti nello stesso periodo del 2012, quando a farla da padrone era ancora il sistema operativo Symbian. In tutto il mondo, nel secondo trimestre, ne sono stati venduti 7,4 milioni.