Telecom Italia-3, stop al negoziato: ‘Non ci sono gli elementi necessari’

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In base alla relazione del management sulla conclusione del confronto con la controparte, il Cda ha preso atto che, allo stato, non ci sono gli elementi necessari per avviare un negoziato.

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Come si augurava stamani il Consigliere di amministrazione Tarak Ben Ammar prima di entrare alla riunione del Consiglio, il cda di Telecom Italia non è stato transitorio: la società ha infatti deciso di mettere fine alle trattative con 3 Italia. Nulla di fatto, dunque, di nuovo. 

Stringato il comunicato emesso dalla società:

“Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Franco Bernabè, ha esaminato le risultanze dei contatti intercorsi con Hutchison Whampoa in merito alla possibile operazione di integrazione con 3 Italia. In base alla relazione del management sulla conclusione del confronto con la controparte, il Cda ha preso atto che, allo stato, non ci sono gli elementi necessari per avviare un negoziato”.

 

Il cda, durato oltre 4 ore, è iniziato stamani alle 9:30 e, entrando alla riunione, era stato proprio Ben Ammar ad augurarsi che il cda non fosse ‘transitorio’: “Il Cda sta valutando operazioni importanti come lo scorporo della rete e H3G, stiamo qui per verificare la fattibilità di queste operazioni”, aveva sottolineato l’imprenditore franco-tunisino.

Alla riunione erano presenti i consiglieri Renato Pagliaro, Gaetano Miccichè, Aldo Minucci, Elio Catania, Massimo Egidi, Jean Paul Fitoussi, Lucia Calvosa, Gabriele Galateri di Genola, Luigi Zingales e lo stesso Tarak Ben Ammar.

 

A proposito della possibile ulteriore svalutazione della quota detenuta da Mediobanca in Telco, Tarak Ben Ammar ha detto che presa una decisione a settembre, “in funzione del mercato”, ma Mentre non si è sbilanciato sull’ipotesi che altri soci di Telco, in particolare Generali, seguano la strada di Mediobanca: “Questo non lo so, vediamo prima in casa nostra”.