Banda larga, 160 mln per coprire tutta la Campania. Catricalà: ‘Prima regione del sud ad avviare un progetto di digitalizzazione’

di Raffaella Natale |

L'intervento riguarderà circa 200 mila persone e metterà in moto cantieri che, tra scavi e reti, daranno lavoro a oltre mille persone.

Italia


Antonio Catricalà

“La Campania è la prima di cinque regioni del sud in cui si avvia un progetto sulla digitalizzazione del territorio e avremo un meridione d’Italia che sarà il migliore d’Europa in questo settore”. Il Viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricalà, ne è convinto e lo ha ribadito stamani presentando a Napoli gli interventi previsti per lo sviluppo della banda larga e ultra larga nella regione.

Un investimento, coperto con fondi europei e privati, per un importo complessivo di quasi 160 milioni di euro.

Illustrando il progetto, Catricalà ha spiegato che sarà coperto “il 99% del territorio“, in modo che “anche il paesino possa viaggiare a 30 Mbps, attraverso un’innovazione dovuta al coraggio di chi ha voluto scommettere su quelle che sono le autostrade del futuro“.

Il Viceministro ha sottolineato che “una delle migliori regioni d’Europa sarà proprio la Campania, che ha dato risposte concrete in linea con l’idea del fare che serve per uscire dalla crisi” (Leggi Articolo Key4biz).

 

L’intervento riguarderà circa 200 mila persone e metterà in moto cantieri che, tra scavi e reti, daranno lavoro a oltre mille persone, ha assicurato Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania che ha aggiunto: “Saremo nel 2015 l’unica regione in Italia a coprire il 99% del territorio con internet veloce, copriremo fino all’ultima area della popolazione“.

Così – ha commentato — recuperiamo il digital divide per intervenire sulle aree in maniera modulare. La Campania sarà la regione con la migliore copertura territoriale”.

 

Il calendario dei lavori è serrato: una parte delle opere saranno completate già quest’anno per completare l’intero progetto entro l’estate del 2015.

Riguardo alla situazione nazionale, Catricalà ha indicato: “La nostra Agenda digitale è già pronta e non dovremo inventare nulla quando i soldi arriveranno perché già abbiamo tutto. I soldi ci servono e li reclameremo con grande forza“.

L’Italia – ha aggiunto il Viceministro – è al di sotto del 20%, rispetto agli altri Paesi europei, per la digitalizzazione delle strutture operative avevamo 54 miliardi per la programmazione 2007-2013 ne abbiamo spesi solo 18, ma per la prima volta in Italia sono già tutti impegnati e abbiamo i progetti prima dei soldi” (Leggi Articolo Key4biz).

 

“Le Regioni, per il passato sono andate alla spicciolata in Europa – ha sottolineato – Ora, attraverso la convenzione con il Ministero per indire i bandi, si può ottenere l’assenso dell’Europa in maniera più veloce”. Di questo lavoro – ha aggiunto – dobbiamo dare atto ai ministri Barca e Passera e al capo dipartimento del ministero Sambuco che hanno lavorato duramente”.

 

Catricalà ha espresso l’auspicio che tre interventi destinati allo sviluppo della Rete siano presto pubblicati in Gazzetta Ufficiale. A cominciare dalle “mini trincee“, piccoli scavi non più larghi di 15 cm e non più profonde di 40cm per la fibra ottica “senza quegli scavi enormi che paralizzano città” (Leggi Articolo Key4biz). Il provvedimento relativo alla moneta elettronica e la possibilità, infine, di pagarmi debiti con la Pubblica amministrazione via Internet.