Eutelsat, il satellite per mandare in onda Radio Emilia 5.9

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Renato Farina (Eutelsat) su digitalizzazione Italia: ‘Il satellite è in grado di rispondere a questa sfida fornendo connettività in brevissimo tempo, a parità di condizioni, sull’intero territorio e a costi sempre più contenuti’.

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Radio Emilia 5.9

La banda larga satellitare assicura le trasmissioni di Radio Emilia 5.9, la web radio nata dopo il sisma dell’anno scorso su iniziativa di un gruppo di ragazzi di Cavezzo (Mo). L’emittente, simbolo della rinascita della zona, è in onda da pochi giorni grazie ad una parabola installata da Eutelsat presso lo shopping center ‘Cavezzo 5.9’ che è diventata la nuova sede della Radio.

La soluzione satellitare ha permesso di superare la mancanza di connessione Internet via terrestre, un problema tipico di molte regioni italiane.

 

Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia, ha osservato “web veloce come bene comune e requisito di base per lo sviluppo economico del Paese“, ricordando l’impiego del satellite in Emilia nelle ore successive al sisma sul fronte del ripristino delle comunicazioni per i soccorsi. 

Ora – ha affermato l’Ad – è necessario agire in fretta per realizzare l’Agenda Digitale includendo tutti nel processo di digitalizzazione in atto”.

“Il satellite – ha detto ancora – è in grado di rispondere a questa sfida fornendo connettività in brevissimo tempo, a parità di condizioni, sull’intero territorio e a costi sempre più contenuti”.

 

Un percorso che a Cavezzo vede protagonisti proprio i ragazzi di Radio Emilia 5.9.

“Siamo partiti con una chiavetta Internet con delle potenzialità molto discutibili – ha raccontato Matteo Silvestri, detto ‘Sippo’ – Il segnale faceva un po’ pena: certi giorni abbiamo dovuto saltare alcune trasmissioni perché Internet aveva deciso di non andare”.

“Adesso – ha concluso ‘Sippo’ – la banda larga satellitare permette di fare una web radio innovativa che trasmette in modo efficiente sia l’audio e sia il video, aprendo delle prospettive: in futuro, infatti, possiamo pensare di farla diventare una vera Radio commerciale capace anche di dare lavoro a tutti noi che ci stiamo impegnando”. (r.n.)