Brevetti: giudice Usa dà ragione a Microsoft. A Motorola royalties per 1,8 milioni

di Alessandra Talarico |

In sostanza, per un laptop da 1.000 dollari, Motorola pretendeva da Microsoft il pagamento di 22,50 dollari: una richiesta non certo ragionevole e che ha spinto Microsoft (ma anche Apple), a presentare una denuncia formale anche presso la Ue.

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Per utilizzare i brevetti video e Wi-Fi nella console Xbox 360 e nel sistema operativo Windows, Microsoft dovrà pagare a Motorola royalties annuali per 1,8 milioni di dollari e non i 4 miliardi di dollari richiesti dalla società di proprietà di Google.

Lo ha stabilito il giudice distrettuale di Seattle James Robart, con una sentenza che potrebbe avere importanti ripercussioni sui prezzi che società hi-tech stabiliscono per le tecnologie brevettate usate dal resto dell’industria (i cosiddetti brevetti RAND, che dovrebbero essere concessi su basi ragionevoli e non discriminatorie).

 

Il giudice ha riconosciuto la necessità che Microsoft debba pagare per usare i brevetti in questione (Wi-Fi 802.11 e H.264), ma la royalty è stata fissata in pochi centesimi per unità (0,555 centesimi per i brevetti video e 3,5 centesimi per il brevetto 802.11 usato nella Xbox), non al 2,25% del prezzo di vendita dei device (smartphone, Pc, console) in cui vengono inseriti, come chiesto invece da Motorola.

In sostanza, per un laptop da 1.000 dollari, Motorola pretendeva da Microsoft il pagamento di 22,50 dollari: una richiesta non certo ragionevole e che ha spinto Microsoft (ma anche Apple), a presentare una denuncia formale anche presso la Commissione europea (Leggi articolo Key4biz).

 

Motorola presenterà probabilmente ricorso contro la sentenza.

Microsoft, dal canto suo, si è detto soddisfatto della decisione, definendola “un bene per i consumatori” perchè garantisce che le tecnologie brevettate restino accessibili a tutti.