Nokia: trimestre in rosso, ma per gli analisti ‘risultati incoraggianti’. Venduti 5,6 mln di Lumia

di Alessandra Talarico |

Perdite per 150 milioni di euro, ma buon andamento per Nokia Siemens Networks. Nei prossimi mesi il gruppo dovrebbe lanciare il suo primo phablet per allinearsi all’offerta di Samsung e Nokia.

Finlandia


Stephen Elop

Dopo un breve ritorno all’utile lo scorso trimestre, Nokia torna in rosso: la società finlandese ha registrato perdite per 150 milioni di euro su ricavi per 5,85 miliardi di euro, in calo del 20% rispetto allo scoso anno e inferiori al consensus di 6,5 miliardi.

La divisione Devices and Services (quella più importante, in cui rientrano i cellulari) ha registrato vendite nette in calo del 32% su base annua a 2,8 miliardi di euro (1,16 miliardi il fatturato dei dispositivi ‘smart’; 1,5 miliardi generati dai cellulari tradizionali), mentre la divisione HERE (mappe) ha chiuso il trimestre con vendite nette per 216 milioni in calo del 22% su base annua. In calo del 30% rispetto al trimestre precedente (-5% su base annua) anche le vendite nette di Nokia Siemens Networks che si attestano a 2,8 miliardi di euro.

Nel trimestre sono stati venduti 5,6 milioni di smartphone Lumia dai 4,4 milioni del trimestre precedente. In totale sono stati venduti su 6,1 milioni di smartphone venduti complessivamente, in calo del 49% rispetto agli 11,6 milioni dello stesso periodo 2012. Le vendite complessive di mobile device, inoltre, sono in calo del 30% a 55,8 milioni da 70,8 milioni dello stesso trimestre 2012.

Un calo dovuto all’abbandono del sistema operativo proprietario Symbian e al contestuale aumento dei prezzi medi di vendita degli smartphone basati su Windows Phone. Il prezzo medio dei dispositivi è infatti cresciuto in un anno da 143 a 191 euro.

 

La liquidità lorda è pari a 10,1 miliardi di euro e quella netta si attesta a 4,5 miliardi di euro. La posizione netta di cassa è stata rafforzata di circa 120 milioni di euro. Nokia Siemens Networks ha contribuito perr circa 210 milioni di euro al miglioramento della posizione netta finanziaria del Gruppo.

 

Per il trimestre in corso, i margini della divisione Devices and Services sono previsti a -2%, dal +0,1% del primo trimestre.

 

I risultati sono stati definiti comunque ‘incoraggianti’ dagli analisti, secondo cui il piano di ristrutturazione avviato dal gruppo comincia a dare i suoi frutti.

Anche il Ceo, Stephen Elop si è detto soddisfatto dei risultati, principalmente per il buon andamento delle vendite di Lumia e per aver realizzato una redditività operativa di base per il terzo trimestre consecutivo (con un margine operativo non-IFRS pari al 3,1%).

“Pur operando in un ambiente altamente competitivo, Nokia è riuscita a portare avanti la propria strategia, accelerandola e gestendo la propria situazione finanziaria al meglio. Ci sono aree del nostro business in cui stiamo facendo progressi, e in altre stiamo aumentando ulteriormente il nostro focus. I consumatori stanno rispondendo positivamente alla nostra offerta di device Lumia, ed i volumi di vendita in aumento lo confermano”, ha affermato Elop.

“Sul fronte device – ha aggiunto – il nostro business affronta un contesto competitivo complicato ma stiamo attuando piani e strategie per portare sul mercato dispositivi innovativi per affrontare in modo adeguato le nostre sfide. Tutti questi sforzi sono volti a migliorare la nostra performance finanziaria ma anche a fornire più valore ai nostri azionisti.”

 

Secondo gli analisti, Samsung ed Apple nello stesso periodo hanno venduto, rispettivamente, 61,6 e 36,9 milioni di smartphone. Nokia punta quindi sui prodotti in fase di lancio per recuperare il gap.

Tra i diversi dispositivi che la casa finlandese conta di lanciare quest’anno c’è anche un phablet, ossia uno smartphone un po’ più grande, a metà strada con un tablet.

Il nuovo dispositivo allineerà l’offerta Nokia a quella delle rivali Samsung – che nel settore è presente con il Note (con schermo da 6,1 pollici), di cui è già prossima la terza versione che avrà uno schermo ancora più grande (da 6,3 pollici a tecnologia OLED) e Apple.

Nonostante l’iniziale scetticismo degli addetti ai lavori su questi ‘maxi smartphone’, il Galaxy Note è stato uno degli smartphone a crescita più rapida: ne sono stati venduti 10 milioni nella prima versione e altri 5 milioni nella seconda (lanciata lo scorso autunno).

 

I phablet, del resto, sono nella lista dei ‘trend to watch’ del 2013: a decretarne il successo, una serie di fattori concomitanti primo fra tutti il crescente appetito per i contenuti video da consumare in mobilità con un dispositivo che unisca il meglio di smartphone e tablet consentendo una visione ottimale e anche la possibilità di sfruttare le reti mobili super veloci oltre che le connessioni wi-fi.

Il mercato, secondo le proiezioni di Barclays, quadruplicherà il suo valore a quota 135 miliardi di dollari, per un totale di circa 230 milioni di dispositivi dotati di schermo superiore ai 5 pollici nei prossimi 3 anni.