Telefonia mobile: la concorrenza fa bene ai consumatori. Dimezzati in un anno i prezzi dei servizi

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Analisi Supermoney: l’aumento della concorrenza, l’arrivo di nuovi operatori low cost e la possibilità di cambiare operatore mantenendo il proprio numero ha portato a una riduzione del 50% dei prezzi praticati dagli operatori mobili italiani.

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L’aumento della concorrenza nel settore della telefonia mobile fa bene ai consumatori che, pur passando più tempo al cellulare, spendono di meno.

E’ quanto risulta da un’analisi effettuata dall’Osservatorio SuperMoney, unico portale italiano accreditato da Agcom per il confronto delle tariffe di telefonia.

Secondo quest’analisi, nell’ultimo anno gli operatori hanno addirittura dimezzato i prezzi delle tariffe cellulari.

 

SuperMoney ha analizzato alcune tariffe proposte dai principali operatori mobili italiani (Tim, Vodafone, Wind e Tre) nel marzo 2012 e le ha confrontate con quelle di marzo 2013. La prima analisi riguarda le tariffe dedicate a chi utilizza molto il telefono (pacchetti “top”): fino a 12 mesi fa, nessuno proponeva offerta “senza limiti”, mentre oggi la maggior parte degli operatori offre chiamate e sms illimitati. In più, i prezzi si sono drasticamente ridotti.

 

Gli utenti Wind oggi spendono poco più di 34 euro al mese per chiamare e mandare sms senza limiti, contro i 64 euro dello scorso anno (quando l’offerta era limitata a 2500 minuti e 2500 sms mensili). In un anno, calcolatrice alla mano, sono 360 euro risparmiati.

Con Vodafone Relax Semplice si spendono 26 euro al mese in meno dell’anno scorso, anche in questo caso con un’offerta molto più ampia (chiamate e sms illimitati).

Con Tre il risparmio è di circa 15 euro mensili in confronto a 12 mesi fa. Meno fortunati i clienti Tim, per i quali il prezzo è calato di appena 5 euro al mese, a fronte però di un traffico molto più elevato.

La stessa tendenza si registra per i pacchetti “base”, che includono un numero minore di minuti e sms.

 

In questo caso gli operatori hanno puntato soprattutto sull’ampliamento dell’offerta, modificando solo lievemente le tariffe e includendo più minuti, sms e traffico internet. Tra i pacchetti “base” spicca la tariffa Tre All-In Small: se un anno fa gli utenti pagavano circa 25 euro al mese per 400 minuti, 100 sms e 2GB di traffico dati, oggi il prezzo è sceso a 4 euro mensili (1 euro a settimana) per 120 minuti, 120 sms e un GB di internet.

 

Dai dati di SuperMoney emerge inoltre che aumenta il tempo che gli italiani trascorrono al cellulare: che, se fino a dicembre 2012 solo il 40% degli utenti effettuava fino a 10 chiamate al giorno, da gennaio questa percentuale è passata al 55%. Aumenta anche il tempo di chiamata: fino a dicembre il 50% dei consumatori parlava per un massimo di 3 minuti a chiamata, e il 38% fino a 5 minuti. Da gennaio questo rapporto si è invertito: il 37% parla fino a 3 minuti e il 60% sta al telefono fino a 5 minuti a chiamata.

Infine, risulta in crescita anche il numero di sms inviati: fino a dicembre solo il 15% dei consumatori ne inviata sino a 10 al giorno, da gennaio questa percentuale è salita al 68%.

 

Oltre alla concorrenza tra gli operatori ‘tradizionali’, a determinare questa diminuzione delle tariffe è stato anche “l’arrivo di nuove compagnie low cost e la maggiore facilità con cui oggi è possibile cambiare operatore”, ha spiegato Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney.

“Gli utenti – conclude Manfredi – nel complesso, continuano a spendere quanto prima, ma approfittando della maggiore offerta aumentano chiamate e sms”.(a.t.)