NGN: ecco i piani di copertura delle telco. Ultrabroadband per 17 milioni di italiani entro il 2015, ma Sud penalizzato

di Alessandra Talarico |

Dalla Consultazione sulla copertura NGA emerge che i piani degli operatori si concentrano nelle città più redditizie situate per lo più al Centro-Nord: si passa dal 40% di unità immobiliari coperte in Emilia Romagna, al 57% del Lazio al 10% in Calabria.

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Da qui al 2015, il 28% degli italiani sarà connesso a reti a banda ultralarga grazie agli investimenti effettuati dagli operatori privati.

È quanto emerge dai risultati della Consultazione pubblica annuale sulla copertura NGA (Next Generation Access) attuata dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni per monitorare i piani impegnativi di copertura del territorio nazionale – realizzati sino al 2012 o da realizzare nel prossimo triennio 2013 – 2015 da parte degli operatori privati.

 

Dalla consultazione emerge che i piani degli operatori si concentrano naturalmente nelle città più redditizie, situate per lo più al Centro-Nord e che grazie a questi progetti, da qui al 2015 potranno essere abilitati a connessioni a banda ultralarga circa 17 milioni di cittadini italiani.

I Piani degli operatori lasciano prevedere che verranno coperte in banda ultralarga circa 8,6 milioni di unità immobiliari in 378 Comuni. Gli investimenti si concentreranno nelle cosiddette aree ‘grigie’, ovvero oggetto di Piani strutturali di un solo operatore (poco più di 300 sono Comuni) o ‘nere’, ovvero oggetto di Piani strutturali di almeno due operatori (circa 50 i Comuni).

 

Le aree ‘bianche’, ossia dove i servizi a banda larga (con velocità di almeno 30 Mbps) non sono presenti e non ne è prevista l’introduzione da parte di investitori privati nei successivi tre anni, sono concentrate prevalentemente al Centro-Sud (qui la lista dei Comuni: con riferimento alla percentuale di unità immobiliari che saranno coperte grazie ai piani autonomi degli operatori, si passa infatti dal 40% dell’Emilia Romagna, al 57% del Lazio al 10% della Calabria.

 

Ai piani degli operatori privati, per fortuna, occorre aggiungere il primo intervento attuativo del progetto strategico banda ultralarga del Ministero dello Sviluppo Economico che interesserà le Regioni: Campania, Basilicata, Calabria , Molise e Sicilia.

Il progetto – nel quale confluiranno più di 383 milioni di euro di fondi pubblici (Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale) a cui dovranno corrispondere finanziamenti privati pari ad almeno il 30 per cento dell’investimento per la realizzazione delle reti – prevede la copertura con tecnologie ultrabroadband di 4 milioni di cittadini residenti in 180 comuni del Sud Italia (Leggi articolo Key4biz), pari al 29% della popolazione delle 5 regioni coinvolte.

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