OTT e tasse, perquisita la sede parigina di LinkedIn

di Raffaella Natale |

La conferma arriva dalla società americana che ha dichiarato d’essere in regola con le leggi e d’aver collaborato con gli agenti del fisco.

Francia


Linkedin

Dopo Google, Amazon, Facebook ed eBay, anche LinkedIn, il primo social network per professionisti, è finito nel mirino del fisco francese.

La società ha ammesso oggi d’aver ricevuto la ‘visita’ degli agenti tributari nei suoi uffici di Parigi, ma ha dichiarato d’essere “in regola con le leggi fiscali nazionali“.

Come altre società del settore tecnologico – si legge nel comunicato inviato all’Afp – LinkedIn France SAS ha ricevuto la visita delle autorità fiscali francesi nei suoi uffici di Parigi” il 21 febbraio scorso.

“Riteniamo d’essere in line con le leggi fiscali francesi e internazionali applicabili e abbiamo pienamente collaborato con gli agenti e lo faremo ancora se necessario”.

 

L’operazione rientra nell’ambito dell’impegno preso dal governo francese di intervenire contro gli OTT che ricorrono a strumenti di ottimizzazione fiscale, traghettando i profitti nei Paesi dove le tasse sono molto più vantaggiose. Anche l’OCSE sta lavorando a un piano d’azione contro le pratiche di profit shifting e i paradisi fiscali (Leggi Articolo Key4biz).

 

L’americana LinkedIn conta oltre 135 milioni di membri in 200 Paesi. La compagnia s’è quotata in Borsa nel maggio 2012 e ha annunciato all’inizio di febbraio d’aver raddoppiato il proprio fatturato nel quarto trimestre, arrivando a 167,7 milioni di dollari con un utile netto di 6,9 milioni.