#La7, contromossa di Diego Della Valle per evitare la cessione a Clessidra?

di Raffaella Natale |

Fiato sospeso in attesa del Cda del 18 febbraio quando si potrebbe decidere di vendere a Sposito, ex Finivest e quindi troppo vicino a Berlusconi. Qualcuno spera in Della Valle.

Italia


Enrico Mentana

La Borsa resta molto cauta (in chiusura +1,09% a 0,1577 euro) sulla notizia che TI Media potrebbe essere venduta al fondo Clessidra di Claudio Sposito, ex amministratore delegato di Fininvest. Il titolo si mantiene sui minimi in attesa che altre tessere vadano a comporre questo mosaico e in attesa del Cda di lunedì 18 febbraio quando si dovrebbe sapere che fine farà la controllata di Telecom Italia.

 

A tenere le redini, il presidente Franco Bernabè che intenzionato a non svendere l’asset, seppur ormai considerato no core, ha chiesto nell’ultimo board ai consiglieri di Mediobanca e Intesa Sanpaolo una dichiarazione scritta del loro conflitto d’interesse.

Il primo è advisor di Telecom nel processo di vendita e il secondo, insieme a Merrill Lynch, del potenziale acquirente Clessidra. Di fronte alla richiesta di Bernabè, il Cda ha deciso di prendersi ancora un po’ di tempo.

 

Per le attività televisive, in lizza le offerte di Cairo ed Europa 7. Negli ultimi giorni è sceso in campo anche Diego Della Valle, che starebbe formando una cordata d’imprenditori di successo in grado di offrire un assetto azionario stabile a La7, anche per non farla cadere in mano a Urbano Cairo o Claudio Sposito, considerati a torto o a ragione vicini a Silvio Berlusconi. 


 

Cosa ha in mente Bernabè?

Mentre, secondo rumors, ci potrebbe essere un avvicendamento ai vertici di Telecom Italia, quello che s’intuisce con chiarezza è che il Cda sembra propenso a vendere a Clessidra che ha messo sul piatto 350 milioni di euro per tutto il perimetro, vale a dire La7, Mtv e la società delle torri TI Media Broadcasting (TIMB), che possiede tre multiplex del digitale terrestre ed finanziariamente solida. La vendita, indubbiamente, avrebbe un effetto positivo sull’indebitamento di Telecom per un valore di 80-100 milioni di euro.