Brevetti: Microsoft pronto a portare Google in tribunale nel processo contro Motorola

di Alessandra Talarico |

Finora, la società di Mountain View è rimasta ai margini dei processi che vedono Android sul banco degli imputati, limitandosi a fornire risorse e diritti di proprietà intellettuale ai partner. Ora però, le cose potrebbero cambiare.

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Microsoft pronto a trascinare Google nella guerra dei brevetti contro Android?

Apple e Microsoft sono da tempo impegnati in un’azione legale contro Motorola. Le loro azioni legali congiunte hanno portato al blocco della produzione della linea prodotti Android del gruppo di Schaumburg.

Ora che Motorola è di proprietà di Google, il gruppo di Redmond ha annunciato di voler modificare una causa intentata in Germania per includere anche il colosso dei motori di ricerca tra gli imputati.

Finora, la società di Mountain View ha operato ai margini dei processi che vedono Android sul banco degli imputati fornendo risorse e diritti di proprietà intellettuale ai partner ed è stato attaccato direttamente solo da Oracle.

 

Il cambiamento di programma è stato annunciato dal responsabile legale di Microsoft, Tilman Mueller-Stoy nell’ambito di un processo in corso a Monaco, iniziato ad aprile e relativo a Google Maps.

Microsoft sostiene che l’app, sviluppata da Google e utilizzata negli smartphone Motorola, viola un suo brevetto del 1995 – e con una validità di altri tre anni –  relativo alla ‘identificazione delle risorse locali’. Tesi respinta dal vendor.

 

Rispetto alla strategia di Apple, Microsoft non cerca nelle aule dei tribunali il blocco dei dispositivi concorrenti quanto piuttosto di convincere la rivale a sottoscrivere accordi di licenza per l’uso delle sue tecnologie (il che ridurrebbe l’attrattiva dei dispositivi Android aumentandone i costi). Motorola tuttavia non ha voluto firmare accordi di licenza come hanno fatto la gran parte degli altri produttori di smartphone, tra cui Samsung. Rifiuto dietro il quale, secondo Microsoft, ci sarebbe Google.

 

Se Microsoft riuscisse a tirare Google nel processo e quest’ultimo perdesse la causa, “Google Maps potrebbe non essere disponibile in Germania la prossima primavera come danno collaterale della mancanza di volontà di Google di affrontare gli enormi e convalidati problemi di violazione di brevetto di Android”.

 

Secondo Goldman Sachs, nell’anno fiscale 2012 (chiuso a giugno) Microsoft avrebbe guadagnato qualcosa come 444 milioni di dollari (328 milioni di euro) solo dagli accordi di licenza siglati con i produttori di smartphone Android. Cifra che supera quanto guadagnato dal gruppo di Redmond dai telefonini Windows Phone.

 

Una sentenza favorevole a Microsoft, secondo l’esperto Florian Mueller, inciderebbe non solo sulle vendite di Motorola in Germania, ma avrebbe impatto anche su tutti gli smartphone che integrano l’app cartografica di Google e su altre iniziative open source come lo sviluppo del browser mobile Firefox.

 

Uno dei responsabili legale di Google, Allen Lo, ha sottolineato che la società “vuole concentrarsi sull’innovazione non sui contenziosi”, ma che si “difenderà con forza contro qualsiasi modifica alla causa intentata da Microsoft”.