Tim Brasil promette battaglia contro la decisione Anatel: mossa ‘politica’ del governo carioca?

di Alessandra Talarico |

L’associazione dei piccoli azionisti scrive una lettera aperta ai dirigenti Telecom Italia e alla Consob per chiedere chiarezza sulle motivazioni della misura dell’Authority brasiliana e rassicurare i mercati dopo il crollo del titolo.

Brasile


TIM Brasil

Tim Brasil contesterà ufficialmente la settimana prossima la decisione dell’Autorità tlc brasiliana di sospendere la vendita di nuovi contratti in 19 Stati.

La misura imposta dall’Anatel a seguito delle lamentele dei clienti sulla scarsa qualità del servizio e che ha coinvolto anche Oi e Claro, è costata cara a Telecom Italia, che ieri in Borsa ha perso il 7% e c’è chi avanza l’ipotesi di un’ombra ‘politica’ sulla questione, che potrebbe innescare – come paventa Il Sole 24 Ore – un braccio di ferro come quello che l’azienda italiana ha dovuto affrontare in Argentina. Contenzioso chiuso con successo nel 2010, dopo anni di dispute e una ventina di procedimenti giudiziari legati alla presenza di Telefonica in Telco, la holding che controlla Telecom Italia.

Secondo alcuni osservatori, di fatto, dietro la decisione ci sarebbe la volontà del governo brasiliano di spingere gli operatori a investire di più (Tim Brasil negli ultimi 4 anni ha investito qualcosa come 1,2 miliardi di euro l’anno per potenziare la rete) nonostante il numero di utenti mobili già superi il numero di abitanti, segno che grossi problemi fin qui gli utenti non devono averne riscontrati.

La società italiana, comunque, non intende cedere neanche in Brasile e si prepara a battersi per la revisione di una decisione definita “estrema, sproporzionata e anti-concorrenziale” (Leggi articolo Key4biz).

 

Sulla vicenda è intervenuta oggi Asati: l’associazione che raggruppa i piccoli azionisti della società, presieduta da Franco Lombardi, ha inviato una lettera aperta al Presidente Esecutivo e All’Amministratore Delegato di Telecom Italia, al Presidente ad Interim di Tim Brasil e alla Consob, per invitare la società a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per rassicurare i mercati dopo le pesanti perdite subìte ieri e che hanno portato alla sospensione del titolo per eccesso di ribasso.

 

“Invitiamo la Società – sottolinea Lombardi – ad emettere immediatamente un comunicato che rassicuri il Mercato che dietro i gravi fatti del Brasile non ci siano celate speculazioni o se invece non si siano verificate gravi negligenze della gestione precedente dimessasi recentemente”.

“Perché -chiede Lombardi –  Telecom Italia è stata bloccata in 19 regioni e gli altri concorrenti in 3 o in nessuna?”. E come mai, aggiunge, “…la qualità offerta dalla rete mobile di Tim Brasil fino a due anni fa era considerata nel Paese la migliore sia dagli Enti ufficiali di regolamentazione e controllo sia, indirettamente, dalla crescita tumultuosa del numero dei clienti che aderivano alle offerte di Tim Brasil?”.

 “Il mercato – aggiunge il presidente Asati – ha bisogno di conoscere al più presto i veri motivi di questo disastro sul titolo che dal 1 luglio 2012 ad oggi ha performato  meno  7%  rispetto all’indice FTSE e meno 15.4% rispetto al al DJstockTLC Europeo”.