Pirateria: l’ACTA incassa un altro duro colpo. Tre Commissioni del Parlamento Ue votano contro

di Raffaella Natale |

Per gli eurodeputati, l’ACTA non garantirebbe sufficientemente la protezione della privacy e il giusto equilibrio tra gli interessi di tutte le parti coinvolte.

Unione Europea


ACTA

Ben tre Commissioni del Parlamento europeo hanno espresso oggi parere negativo contro l’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), il controverso Accordo anti-contraffazione, che tanto sta facendo discutere in Europa e non solo. Oggi il Trattato è strato respinto dalle Commissioni per le Libertà civili, l’Industria e  gli Affari legali.

 

Nel proprio Rapporto, la Commissione delle libertà ha dichiarato: “…il nostro compito, di legislatori, è quello di trovare un equilibrio accettabile tra le possibilità offerte dalla tecnologia e il sostegno alla produzione artistica”.

Il relatore della Commissione ritiene che “l’adozione dell’ACTA fredderebbe tutte le possibilità di avere un dibattito pubblico conforme alla nostra eredità democratica“, ha riferito l’associazione a sostegno delle libertà digitali Quadrature du Net.

 

Più precisamente, con 36 voti favorevoli e 21 astenuti, gli europarlamentari della Commissione delle libertà civili hanno chiesto al Parlamento di non adottare l’ACTA, perché “non rispetta i diritti fondamentali garantiti dal Trattato Ue”.  

I membri della Commissione sono d’accordo nel ritenere che l’Europa abbia bisogno di un trattato internazionale contro la pirateria, ma sottolineano la necessità che questo rispetti le disposizioni Ue e gli impegni già presi. Secondo gli eurodeputati, infatti, l’ACTA non sarebbe in linea con le norme sulla privacy e la tutela dei dati sensibili.

 

Nella Commissione per l’Industria sono stati espressi 31 voti contro l’ACTA e 25 a favore. La motivazione di fondo sta nel fatto che l’Accordo non riesce a bilanciare i diritti di proprietà intellettuale, la libertà di commercio, la protezione dei dati personali e la libertà di ricevere o fornire informazioni. Si evidenzia inoltre che l’approccio dell’ACTA alla proprietà intellettuale ignora le specifiche caratteristiche di ogni settore e la mancanza di alcune definizioni potrebbe creare incertezza giuridica per le aziende europee.

 

Il testo è già stato firmato da otto Paesi, ma di fronte a un importante movimento di contestazione, diversi stati membri, specie dell’Europa dell’est, hanno bloccato la ratifica del Trattato. Martedì è toccato all’Olanda (Leggi Articolo Key4biz).

 

Il testo è stato sottoscritto dalla Ue, ma non potrà essere ratificato che dopo il voto del Parlamento europeo in seduta plenaria, che dovrebbe esserci a inizio luglio.

 

Il voto negativo delle tre commissioni, in particolare quella degli Affari legali (12 voti contro ACTA, 10 favorevoli e 2 astenuti), considerata conservatrice, fa ben sperare gli oppositori.